Frontale in via Bonzagni: due donne ferite, disagi al traffico
Scontro frontale nel tardo pomeriggio in via Bonzagni: due donne ferite e trasportate a Cona, disagi al traffico per i soccorsi
Scontro frontale nel tardo pomeriggio in via Bonzagni: due donne ferite e trasportate a Cona, disagi al traffico per i soccorsi
Ogni scuola ha progetti e identità particolari: non è questa la sede per mettere in evidenza le differenze tra gli istituti cittadini. Però ci fa piacere segnalare una piccola ricchezza di una delle scuole ferraresi
"Free Gaza", "Palestina libera". In concomitanza con l'accensione dell'albero di Natale a Ferrara, davanti alla cattedrale, gli attivisti di Ferrara per al Palestina hanno voluto "accendere le luci" anche sulla Striscia ricordando che "non c'è Natale finché cadono bombe"
Il sagrato della concattedrale di Comacchio è stato dedicato a San Giovanni Paolo II che visitò la città nel 1990 durante il sui 91esimo viaggio di 148 fatti in Italia durante il suo pontificato
A 24 ore dalla prima scarcerazione, un di 60enne residente a Ferrara è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento
Si è aperto davanti alla giudice Rosalba Cornacchia il processo per stalking e lesioni a carico di Amanda Guidi, 31 anni, già condannata in primo grado a ventidue anni per l’omicidio del figlioletto Karim, soffocato nel letto ad appena un anno di vita, e del suo compagno Romano Maccagnani, 60 anni.
Parte offesa l’ex di lei, 61 anni. Guidi, lo scorso 18 luglio, era stata arrestata dai carabinieri e poi trasferita in cella per averlo inizialmente perseguitato e successivamente aggredito dopo la fine della loro relazione, minacciandolo di morte e molestandolo, spalleggiata da Maccagnani.
Offese e minacce, al telefono e faccia a faccia, fino alla folle aggressione all’esterno di un bar di Portomaggiore, risalente allo scorso giugno, quando la donna aveva colpito l’ex, prima al braccio utilizzando una sedia di metallo e poi all’occhio impugnando una bottiglia di birra, mentre il suo attuale fidanzato aveva afferrato la vittima per farla cadere a terra per riempirla poi di calci e pugni assieme alla donna.
Un’aggressione particolarmente violenta, tanto da costringere l’uomo ad andare al pronto soccorso, dove gli avevano riscontrato varie tumefazioni e traumi, con quindici giorni di prognosi, poi prolungati.
Poi la denuncia ai carabinieri di Portomaggiore che, dopo aver svolto gli accertamenti, aver effettuato i riscontri, aver sentito testimonianze, avevano inviato l’informativa alla magistratura. Dopodiché, accogliendo la richiesta del pm Stefano Longhi, il gip del tribunale di Ferrara aveva emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico della donna e del suo nuovo compagno.
Le persecuzioni sarebbero andate avanti dal 27 maggio fino al 19 giugno, giorno dell’aggressione al bar. Il capo di imputazione parla di offese e, soprattutto minacce. Una delle quali estremamente inquietante. A una amica comune aveva scritto via whatsapp: “se mi mandano in galera sto a posto… quindi occhio… sarai più utile da morto che da vivo”, facendo riferimento alla condanna appena subita per l’omicidio volontario del figlio.
In un’altra occasione gli aveva fatto pervenire la frase “rompi poco il ***** perché se una coltellata se l’è beccata il mio ex con la tua faccia di ***** sotto mano non so cosa potrei fare“.
Ieri (martedì 5 novembre), in aula, la vittima si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Gianluca Filippone e sono state ammesse le liste testi delle parti. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Marcello Rambaldi e Alessio Lambertini per Guidi e da Mirca Ferrari per Maccagnani.
La prossima udienza è fissata per il 28 gennaio.
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