Migliarino. Sarebbe lui l’autore di ben tre rapine commesse nella zona artigianale di Migliarino, nel marzo del 2022, in concorso con due minorenni. E’ su provvedimento dell’autorità giudiziaria che i carabinieri hanno arrestato R.M., studente 19enne del luogo, che si trovava già agli arresti domiciliari su ordine del Gip.

Al giovane di Migliarino l’autorità giudiziaria contesta di essere l’autore delle tre rapine in questione. Nei tre diversi episodi contestati, le vittime – tre uomini adulti, residenti fuori provincia – erano stati contattati dagli indagati attraverso un annuncio, pubblicato su un famoso sito internet di incontri. Nel primo contatto alle vittime veniva fissato un appuntamento in una zona artigianale decentrata e buia, dove trovavano ad attenderle un ragazzo ma, dopo i primi convenevoli, i malcapitati vedevano sbucare dal buio altre due persone che, col volto travisato da passamontagna, li minacciavano con un coltello o con un bastone e li picchiavano brutalmente, aiutati dal complice.

Un’azione violenta finalizzata ad impossessarsi di piccole somme di denaro contante, variabile dai 50 ai 250 euro. I rapinatori provvedevano anche a sottrarre alle vittime il cellulare che veniva poi lanciato nel Po di Volano, per evitare che le parti offese potessero chiamare i soccorsi.

La denuncia di uno dei malcapitati aveva dato avvio alle meticolose e pazienti indagini dei Carabinieri, diretti dalla Procura della Repubblica di Ferrara, le cui risultanze sono state poi pienamente condivise dal Gip. Per gli stessi gravissimi fatti, avendo individuato come coautori due minorenni, i militari avevano svolto altre indagini sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna che, nel giugno dello scorso anno, avevano portato all’esecuzione di un provvedimento cautelare di permanenza in casa a carico dei due ragazzi.

Dopo la notifica dell’ordinanza e le altre formalità di rito, anche il 19enne R.M. dopo l’arresto è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, dove attenderà il processo a suo carico. I Carabinieri rinnovano l’invito a chiunque abbia subito atti simili a recarsi in caserma per denunciare l’accaduto.