Salute
2 Agosto 2022
Venerdì l’inoculazione nell’ambulatorio Ifec attivo in paese da febbraio

Mesola, Irma di 102 anni riceve la ‘quarta dose’

di Redazione | 2 min

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Mesola. Vive a Mesola da 102 anni e con figlio e nuora, venerdì scorso, ha raggiunto l’ambulatorio Ifec di Mesola per fare, come dice lei, la “nuova puntura”.

Lei è Irma Maestri, l’ultracentenaria di Mesola che nei giorni scorsi si è vaccinata con la seconda dose booster (o quarta dose). L’infermiera di famiglia e comunità (Ifec) Gloria Pozzati (in foto a destra) le ha fatto l’iniezione ed è stata “bravissima perché non ho sentito niente” commenta Irma, oggi anche bisnonna. Con l’infermiera Ifec c’era anche il medico vaccinatore Mirco Santini (in foto a sinistra).

Irma, che gode di ottima salute, non ha avuto nessun problema dopo l’inoculazione ed è ritornata nella sua casa ubicata a fianco di quella del figlio Dorino. Ad accudirla, ma Irma è ancora autonoma in tutto, è la nuora Ivetta di 76 anni, che commenta: “Il segreto della longevità di mia suocera? Forse sta nel fatto che mangia poco e non ha mai bevuto alcolici” racconta la nuora, lasciando trasparire dalle sue parole un rapporto di affetto profondo con la suocera.

“Sono stata sempre bene dopo la nuova dose” tiene a precisare nonna Irma.

La centenaria ha sempre vissuto a Mesola: “Ho lavorato tanto nella mia vita e ho avuto diversi dispiaceri ma anche tante soddisfazioni”.

Nel 2020, anno del suo centesimo compleanno, finito il lockdown, lo stesso sindaco di Mesola le ha fatto visita per portarle l’affetto e il saluto di tutta la comunità di Mesola.

Irma nasce nel paese del Basso ferrarese nel 1920 e alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a 22 anni diventa mamma. È costretta ai lavori duri della campagna che le stava intorno per andare avanti con il suo bambino. Negli anni, tuttavia, le cose cambiano e dopo aver lasciato il lavoro nei campi, inizia con le nuove mansioni nel settore del turismo. Poi il riposo dal lavoro, l’arrivo dei nipoti prima e dei pronipoti poi e oggi si ritrova a essere la ‘nonnina’ del paese.

“Sono stata tanto contenta di essermi vaccinata vicino a casa perché per le altre dosi sono dovuta andare a Comacchio e poi a Codigoro” tiene a sottolineare l’ultracentenaria che, rivolgendosi a chi ha paura di fare il vaccino, chiude affermando: “E’ importante farlo perché così non si sta tanto male”.

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