Nonostante le proteste si protraggano da oltre un mese, ancora non c’è stata una chiara risposta da parte del Comune di Ferrara in merito agli spazi disponibili per poter programmare la stagione. E a rischio c’è l’attività sportiva di due squadre di pallamano che militano in serie A e l’attività agonista di duemila tesserati.

La società Ariosto Pallamano Ferrara afferma in una nota come, “nonostante i vari incontri avvenuti con l’Amministrazione nelle ultime settimane, non si sia ancora riusciti ad avere certezze in merito agli spazi disponibili per poter programmare le attività, della prima squadra e delle tante selezioni giovanili, in vista della stagione 2022-23. Uno stallo che ha mandando, di fatto, in totale paralisi tutta la programmazione, per tutta la filiera”.

Una situazione “non più sostenibile” per la società, che ha generato dapprima malumori e successivamente una spontanea raccolta di firme fra i genitori dei ragazzi e delle ragazze – “ormai esasperati” – del settore giovanile.

Firme presentate e regolarmente protocollate al sindaco Alan Fabbri. “Chiediamo, ora con forma e fermezza, attenzione e soprattutto in maniera non più prorogabile risposte chiare, certe e ratificate – aggiunge la società -. Uno stallo che sta rallentando e complicando la situazione non solamente dell’Ariosto Pallamano, che rimane l’unica compagine cittadina sportiva a militare in un Campionato di Serie A1, bensì anche il lavoro del Ferrara United, società gemellata militante nel campionato di Serie A2”.

Si parla, fra le due società, di oltre 200 tesserati che vedono ad oggi “la situazione stagnare e due campionati di Serie A fortemente in bilico nonostante le rispettive dirigenze abbiano regolarmente iscritto entrambe le prime squadre ai rispettivi campionati”.