Copparo
18 Settembre 2020
Pagnoni: “La dirigenza si è detta disponibile a una immediata ripresa del confronto”

Il M5S incalza il sindaco: “Copparo vive di Berco”

di Redazione | 3 min

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Copparo. Lo stop della trattativa tra Berco e sindacati sul contratto integrativo aziendale ha determinato un’accelerazione anche dei colloqui istituzionali.

Giovedì 17 settembre il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni ha incontrato l’azienda: a margine di una visita in stabilimento, si è tenuto il colloquio sulla situazione determinatasi dopo i tre giorni di tavolo. “Ho ritenuto fosse indispensabile fare il punto – afferma il primo cittadino -. La dirigenza ha riferito di aver portato la propria proposta e di attendere l’esito delle assemblee con i lavoratori. Si è inoltre detta disponibile a una immediata ripresa del confronto”.

Pagnoni attende ora di poter ascoltare anche la voce dei sindacati. “Prima dell’inizio dei tavoli avevo inviato loro una richiesta di incontro a bilancio della trattativa – spiega -. Quando mercoledì mi hanno avvisato dell’esito della tre giorni, ho rinnovato l’invito a vederci per discuterne: ovviamente ora sono prioritarie le riunioni con i lavoratori, ma conto di avere notizie quanto prima”.

“Il mio obiettivo prima di tutto è accertami dalle parti che vi siano le condizioni affinché il dialogo possa riprendere dopo questa sospensione – conclude il sindaco -. L’auspicio è che si possa arrivare alla firma di un contratto integrativo soddisfacente. L’amministrazione non solo segue con attenzione lo svolgersi della vicenda, ma, per quanto attiene al proprio ruolo, non si sottrae a ogni possibile forma di collaborazione, nella consapevolezza dell’importanza di Berco per il nostro territorio e la nostra comunità”.

Intanto in consiglio comunale il Movimento 5 Stelle ha chiesto di fare il possibile per non disperdere il patrimonio Berco, dal momento che “attualmente si paventa la perdita del livello di contrattazione aziendale con applicazione del contratto collettivo nazionale. Questo significa perdita di risorse, impoverimento dei lavoratori e conseguente impoverimento di tutto il territorio. Meno, molti meno soldi per gli operai Berco significa pochissimi soldi riversati nelle altre attività del territorio”.

Il M5S ricorda che “siamo passati attraverso tre violente ristrutturazioni aziendali che hanno portato da quasi 3000 dipendenti agli attuali 1400. Quanto ancora bisogna pagare in termini di lavoratori che perdono il posto di lavoro con l’incubo e il miraggio di ritrovare una ricollocazione?”.

“Possiamo invece tentare di non disperdere un patrimonio costituito dal ciclo produttivo interno per evitare inutili ristrutturazioni e poi pagare in efficienza e qualità del lavoro, con immaginabili conseguenze? – chiedono i pentastellati -. Copparo vive di Berco, lo si voglia ammettere, e così molti Comuni limitrofi anche del vicino Rodigino. Si vuole attuare una strategia, un’azione congiunta che svegli le coscienze e porti ad una battaglia seria ed organizzata per evitare il peggio per Berco? Oppure assisteremo alla solita iniziativa al termine del tempo concesso, nei minuti di recupero, ammirando la grandezza di quello che è stato un grande complesso industriale capace di dare solidità e serenità a migliaia di famiglie?”.

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