Spal
4 Giugno 2020
Petagna, Dabo e Reca si sono resi protagonisti di messaggi su Instagram per manifestare contro il razzismo e la morte di George Floyd

Anche i giocatori della Spal in campo per il #Blackouttuesday

di Redazione | 2 min

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Seppur in modo molto meno provocatorio rispetto ai colleghi di Liverpool, Chelsea, Torino e Roma, che si sono voluti far ritrarre schierati in ginocchio al centro del terreno di gioco, replicando l’emblematico gesto che sta accompagnando le proteste negli Stati Uniti, dal canto loro, diversi giocatori della Spal hanno ritenuto necessario manifestare tutta la loro rabbia e il loro dissenso per la morte di George Floyd, il 42enne afroamericano rimasto soffocato sotto il ginocchio del poliziotto Derek Chauvin, durante quello che doveva essere un normale controllo a Minneapolis.

Da Petagna e Dabo infatti, che si sono limitati a un post abbastanza semplice sul loro profilo Instagram contenente l’hashtag #BlackLivesMatter e una foto completamente nera, fino a Reca, che invece in una storia ha postato l’emoji di due mani – una di colore bianco e l’altra nero – che si battono il pugno in segno di fratellanza e rispetto, i biancazzurri di Di Biagio hanno così deciso di scendere in campo in occasione del #Blackouttuesday, per lanciare e ribadire un messaggio importante – anche se con un gesto simbolico – nella lotta al razzismo e alla disuguaglianza, sottolineando con fermezza la necessità di integrazione e di trattamento egualitario tra gli uomini.

Insieme a loro, seppur oggi non sia più a Ferrara, si è unito anche l’ex portiere senegalese Gomis, ora al Dijon che, oltre ad essere divenuto un membro d’eccezione dell’associazione estense Umanità, impegnata nell’assistenza ai flussi migratori, durante la sua avventura ferrarese, aveva a più riprese denunciato la difficoltà di sentirsi diverso per via delle origini africane, come già spiegava in un’intervista alla Gazzetta dello Sport di qualche tempo fa.

 

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