Spal
1 Novembre 2019
Il tecnico ha avuto poi qualcosa di ridire nei confronti dell'arbitraggio: "Manca la seconda ammonizione a Bennacer". Strefezza sulla Samp: "Al Mazza siamo una squadra diversa"

Spal, Semplici: “Gara di personalità. Ora la Samp per novanta minuti al meglio”

di Redazione | 3 min

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Spal, a Olbia un match che non ha più nulla da dire

Ultimo impegno di questa travagliata stagione per i biancazzurri di Mimmo Di Carlo. A Olbia si gioca questa sera alle 20:00 un match che non ha più niente da dire per la classifica: la Spal è già sicura della salvezza, conquistata con la vittoria di domenica scorsa; dall’altra parte i sardi, sprofondati in Serie D, fanalino di coda del girone

di Davide Soattin

Nonostante una partita giocata per grandi tratti alla pari con il Milan, la Spal esce sconfitta per 1 a 0 dalla sfida contro gli uomini di Stefano Pioli, senza riuscire a sfatare il tabù dei zero gol e punti totalizzati nei cinque incontri stagionali disputati lontano dal Paolo Mazza.

A punire i biancazzurri è stata una punizione di Suso, episodio che ha incanalato a favore dei rossoneri un match che gli estensi non stavano assolutamente demeritando di pareggiare, come evidenziato da Leonardo Semplici: “Dispiace molto perché fino a quel momento abbiamo disputato con personalità la gara. Tutta la squadra si è comportata davvero bene, senza rischiare più di tanto e giocando la partita proprio nello stesso modo in cui l’avevamo preparata, con agonismo e cattiveria. In ultimo abbiamo avuto anche una bella opportunità con Kurtic”.

Il tecnico fiorentino si è poi reso protagonista di una leggera tirata d’orecchie nei confronti del direttore di gara Piccinini: “Il modo in cui si sono stati gestiti alcuni episodi, come nel caso della mancata seconda ammonizione a Bennacer, non mi è piaciuto. Magari perdevamo uguale, ma almeno si poteva provare a giocare gli ultimi dieci minuti con più veemenza, cercando di metterli sotto. Mi piacerebbe che anche a noi venissero date le nostre cose. Sappiamo qual è il nostro percorso e la prossima sfida sarà importante. Al Mazza riusciamo sempre a fare buone prove. Bisogna continuare a lavorare uniti, con l’obiettivo di fare novanta minuti al meglio lunedì prossimo”.

“Abbiamo perso una partita piuttosto equilibrata – ha sottolineato il patron Simone Colombarini – anche se abbiamo cercato di portare a casa un risultato positivo, che ci è scappato per poco contro un Milan che non è stato irresistibile. La squadra mi è piaciuta per tutta la prima frazione di gioco e per buona parte della seconda, tant’è che loro hanno avuto poche occasioni clamorose. Oggi ancora una volta gli episodi ci hanno condannato. Stiamo parlando di un campionato che è comunque molto equilibrato. Perdere a Milano ci sta e ora avremo da affrontare una sfida delicata con la Sampdoria. La situazione di classifica non è bellissima, ma nemmeno drammatica. Le altre sono tutte lì a tre punti e basta una vittoria per cambiare le cose e scalare posizioni”.

Successivamente, anche Francesco Colombarini ha detto la sua circa la prestazione dei biancazzurri: “Per come si era messa la partita, ci eravamo fatti una mezza idea di portare a casa un punto. In avvio di gara ci siamo difesi notevolmente, ma purtroppo il gioco del pallone non è basato solo su quello. Negli ultimi minuti abbiamo poi provato a giocare all’attacco e lì i ragazzi mi sono piaciuti. Torniamo a casa a mani vuote da una trasferta, ma penso che non sarà nemmeno l’ultima volta (lo dice sorridendo con il suo solito sarcasmo, ndr)”.

“Dobbiamo lavorare bene – ha concluso Gabriel Strefezza – per migliorare in trasferta. Oggi è arrivata un’altra sconfitta in una maniera che è stata brutta, soprattutto perché abbiamo giocato bene e loro ci hanno sconfitto solo con una punizione. Siamo scesi in campo con la testa giusta per affrontare il Milan, abbiamo battagliato fino all’ultimo, ma non è arrivato il pareggio che volevamo. Per me, disputare la prima a San Siro contro grandi campioni è stato bellissimo. Il presidente Mattioli mi dice sempre di avere umiltà e di tenere bene i piedi per terra. Per questo mi alleno sempre seriamente per arrivare un giorno in una grande squadra come i rossoneri o il Napoli. Vogliamo vincere una partita fuori casa, ma adesso arriva la Sampdoria al Paolo Mazza, dove siamo un’altra squadra”.

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