Politica
19 Settembre 2019
Superano il reddito, ma vivono lì da sempre. Pagheranno un canone più alto. Coletti: "Così salvaguardiamo le fragilità"

Acer, anziani rischiano di perdere la casa popolare ma si trova l’accordo col Comune

di Redazione | 3 min

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Uno scambio di alloggi tra Acer e Comune per consentire a due nuclei fragili di rimanere nella casa in cui vivono da sempre. È questo il senso dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra l’amministrazione del Comune di Ferrara e l’Azienda, per ovviare ad un rilascio per supero reddito, come previsto dalla nuova normativa regionale, che avrebbe coinvolto dei nuclei anziani, sradicandoli dal quartiere e dal contesto abitativo in cui sono sempre vissuti.

“Abbiamo voluto salvaguardare il benessere di questi cittadini che, per sopraggiunti eventi nell’assetto familiare, dopo tanti anni hanno visto mutare il loro Isee e hanno conseguentemente perso il diritto a rimanere nell’appartamento Acer a loro assegnato in passato – spiega l’assessore Cristina Coletti -. A fronte della necessità di applicare la disciplina regionale, divenuta più stringente in termini di reddito per il mantenimento degli alloggi assegnati, abbiamo però cercato il modo di non sradicare persone che vivono nello stesso alloggio da tanti anni e che, proprio per le migliorate condizioni reddituali o patrimoniali si sono dichiarate da subito disponibili a pagare un canone più alto“.

Il “positivo inserimento in un contesto abitativo per la gestione di utenze fragili come sono gli anziani è un valore aggiunto da preservare quando è possibile – conferma l’assessore – e in questo caso si trattava di allontanare tre nuclei di cui due con familiari ultrasettantenni da quelli che per una vita sono stati i loro punti di riferimento e le abitudini quotidiane”.

Il meccanismo che si è attivato ha permesso di mantenere gli utenti nelle loro abitazioni confermando temporaneamente in gestione ad Acer gli alloggi in questione, locati, a questo punto, dall’Azienda a canone concordato agli attuali conduttori assegnatari dichiarati decaduti per supero reddito, di cui uno non in possesso dei requisiti per l’accesso all’Ers e di cui è stata attestata una fragilità da apposita relazione dei Servizi Socio-Sanitari.

Lo scambio è stato reso possibile dal fatto che Acer Ferrara aveva precedentemente chiesto all’amministrazione di poter, seppure gradatamente, recuperare la disponibilità dei propri alloggi (17 in tutto, soprattutto quelli siti in centro) in cui si trovano assegnatari di Erp, per poterli locare a canone concordato anziché a canone Erp prevedendo la mobilità di questi nuclei in altri alloggi.

In questo modo l’Azienda mantiene, invece, queste persone al canone più basso previsto nell’Erp ma, contemporaneamente, si garantisce il maggior introito che avrebbe potuto realizzare ricavandolo dall’applicazione del canone concordato negli altri alloggi dove sono collocati gli anziani.

“Una permuta di uso che garantisce un’efficiente gestione del patrimonio anche in termini di giusta redditività delle stesso pur garantendo le persone, sia quelle di Erp site nel centro che non devono sostenere i costi di un trasloco, sia degli anziani che rimangono nelle loro case” ribadisce Coletti, secondo cui “la possibilità del protocollo sancisce una collaborazione che potrebbe essere ancora utilizzata qualora si presentassero casi analoghi di nuclei fragili in supero reddito che debbano rilasciare l’alloggio in cui vivono da sempre”.

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