(articolo modificato dopo la pubblicazione iniziale)

Ha fatto prima il segretario della Lega Nicola Lodi e così la festa “Ferrara città aperta”, organizzata da La città che vogliamo e Cittadini del Mondo (che però smentisce un coinvolgimento, anche se su Facebook compare e risulta aver aderito alla manifestazione insieme ad altre associazioni), dovrà forse trovarsi un altro spazio.

Piazzale Giordano Bruno, nel cuore della Gad, è la località indicata per la festa “senza bandiere né colori, se non quelli dell’umanità che crede in un futuro migliore per tutti”, ma è anche lo stesso luogo scelto dalla Lega per ospitare il ministro nel pomeriggio del 3 maggio e per la quale ha ottenuto il via libera dalla questura.

“Stamattina ero in questura a fare ovviamente il preavviso e il permesso e non risulta nessuna manifestazione in questa zona”, ha detto Lodi nella diretta Facebook di mercoledì sera con la quale ha dato i dettagli sull’arrivo di Salvini proprio nei giardini ex mutua, non mancando di fare dell’ironia su Roberta Fusari – “completamente in linea con Modonesi: prima fanno le inaugurazioni poi fanno gli eventi” – che nella sua polemica con Alan Fabbri aveva detto che avrebbe partecipato a Ferrara città aperta proprio mentre Salvini sarebbe stato nel capoluogo.

L’eventuale inghippo è dato dal fatto che venerdì scorso gli organizzatori della manifestazione hanno chiesto “come tutti i comuni mortali” – riferisce uno di essi a Estense.com – il permesso al Comune per l’occupazione di suolo pubblico (ma gli uffici questa settimana sono rimasti chiusi per il ponte), necessaria per questo tipo di eventi, e ora sembrano spiazzati dall’autorizzazione concessa dalla questura alla Lega per l’evento elettorale.

Salvini, annuncia Lodi, dovrebbe arrivare verso le 16,30 e dovrebbe trattenersi per un paio d’ore, per poi proseguire il tour elettorale.

Una versione iniziale di questo articolo riportava l’associazione Cittadini del Mondo come organizzatrice della manifestazione Ferrara città aperta. Una comunicazione dell’associazione stessa ha smentito tale contributo, ma l’associazione stessa è comunque tra quelle le aderenti alla manifestazione.

Le associazioni aderenti in una lettera specificano nuovamente che quella del 3 non è una contromanifestazione e non ha valore politico.