Politica
28 Aprile 2024
Il presidente di Viale K, don Bedin, ricorda i "peccati originali" del vicesindaco Lodi contro gli immigrati: "E' bello sapere che chi è stato rifiutato ora sia considerato un deposito di voti utili per continuare a governare contro chi arriva da miseria e guerre"

A Naomo: non c’è proprio nessuna vergogna

di Redazione | 3 min

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Dalla parte degli invisibili

C’è una Ferrara invisibile che vive tra noi e che solo in pochi intercettano nella sua grande ricchezza ma anche nella propria disperazione. Sono i minori stranieri che mangiano, dormono, camminano tra noi senza che la città abbia la sensazione che esistano, salvo se compiono furti, danni o autolesionismi

Corecom. L’unico che continua a negare l’evidenza è Mazzatorta

L'intervento di Davide Nanni. L’unico che continua a negare l’evidenza dei fatti è Sandro Mazzatorta, direttore generale del Comune di Ferrara. Dopo aver cercato, inutilmente, di convincere il Co.re.com. che sui canali comunicativi del Comune non vi sarebbe mai stata “alcuna commistione tra elementi istituzionali ed elementi a scopo propagandistico-elettorale"

di don Domenico Bedin*

Mi permetto, sapendo poi eventualmente di doverne pagare il conto, di intervenire in questa campagna elettorale per il rinnovo della giunta Comunale di Ferrara.

Si ripresenta, con molta decisione e dovizia di mezzi il Vicesindaco Nicola Lodi. Il suo punto di forza è l’impegno profuso circa le frazioni e la sicurezza. Il suo volto nei “mille” manifesti è pacioso e rassicurante. Ma esiste un peccato originale politico che non può essere dimenticato dalla città.

Quando per vincere le elezioni mostrava e gridava lo slogan: “più rum meno rom” in una marcia verso via delle Bonifiche dove si trovavano nel campo alcune famiglie italiane Sinte. Oppure quando sullo scavatore distruggeva le campine degli ospiti appena trasferiti con dispregio delle loro povere cose. Forse la città non sa che poi alle famiglie sinte, dopo varie peripezie e scoprendo che erano italiane e ferraresi, con tanto di domanda di assegnazione di casa popolare, è stata data una casa gestendo bene le graduatorie. Non si poteva fare la cosa senza umiliarli in quel modo indecente e razzista?

E non posso dimenticare il picchettaggio a Gorino contro quelle ragazze profughe che ci ha messo alla berlina in tutta l’Italia. Anche a Formignana un pomeriggio freddo Naomo si è schierato contro l’arrivo di alcuni profughi in una casa da me gestita. Quel giorno i ragazzi furono accolti, per merito suo, da una squadra della celere in tenuta antisommossa…

In prospettiva quegli atteggiamenti violenti e di chiusura, tutti appoggiati dal resto della giunta almeno con il silenzio, sono stati politicamente sciocchi.

In questi ultimi giorni le categorie imprenditoriali agricole, insieme ad artigiani, ristoratori e industriali, hanno sottolineato l’importanza della presenza degli immigrati nelle loro aziende e rilanciano la richiesta di ulteriore manodopera. I profughi arrivati in questi anni in provincia sono stati distribuiti quasi sempre nelle frazioni del territorio (dove Naomo amava fare i blitz) e giovani accolti trovano immediatamente lavoro. Sono una risorsa importante per l’economia ferrarese. Ma il Comune di ferrara non ha messo a disposizione neppure un immobile, neppure per i profughi ucraini!

Ripristinare immobili e sistemare viabilità e monumenti nelle frazioni spopolate senza pensare che questi luoghi possono essere luoghi di vita solo attraverso una saggia politica di accoglienza ed integrazione è solo miopia e sperpero di energie. Infine si viene a sapere che alcuni rappresentanti delle comunità straniere di Ferrara vengono contattati da Naomo per entrare nella Lega e questi accettano. E’ veramente bello sapere che chi è stato rifiutato e considerato un pericolo per la società ferrarese ora sia considerato un deposito di voti utili per continuare a governare contro chi arriva dalla miseria e dalle guerre. Non c’è proprio nessuna vergogna!

*presidente associazione Viale K

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