A seguito delle informazioni errate che si sono susseguite in queste ore, “La Città che vogliamo”, tra i promotori, “Cittadini del Mondo”, Ortocondiviso, Mondine di Porporana, come aderenti, e “Pant’art’è” (affiliato Arci), l’associazione intestataria della richiesta dei permessi necessari all’organizzazione dell’iniziativa prevista negli spazi attigui alla ex Mutua, desiderano offrire riguardo a tutta questa vicenda un chiarimento definitivo.
L’evento “Ferrara città aperta”, previsto per venerdì 3 maggio (dalle ore 17 alle 23.30) presso i giardini di piazzale Giordano Bruno, a differenza di quanto riportato in questi giorni, non ha alcuna connotazione elettorale e non si configura nella maniera più assoluta come contromanifestazione.
Diverse sono le realtà che si vanno aggiungendo e l’organizzazione complessiva sarà affidata ad un tavolo aperto, che valuterà ogni dettaglio, non appena si sarà concluso questo lungo ponte festivo. La richiesta di occupazione di suolo pubblico, necessaria per la realizzazione dell’iniziativa, è stata correttamente presentata in data 19 aprile presso l’ufficio del Commercio del Comune di Ferrara e non ricade, per sua natura, nella disciplina elettorale.
Lo scopo della manifestazione, in linea con quanto precedentemente comunicato, è semplicemente quello di diffondere e promuovere i valori della solidarietà, dell’inclusione, della gentilezza e della pace. Una grande festa nel quartiere, aperta a tutte le cittadine e i cittadini che si riconoscono in questi ideali e desiderano difendere una cittadinanza priva di confini.
Un appuntamento inclusivo, a partire dalla sua costruzione, senza bandiere né colori, se non quelli dell’umanità che crede in un futuro migliore. Crediamo che ritrovarsi in una bella giornata primaverile, per suonare, ascoltare, ballare, mangiare e giocare insieme, ci restituirà quel senso di comunità di cui vi è un grande bisogno.
La Città che vogliamo, Cittadini del Mondo, Ortocondiviso, Mondine di Porporana e Pant’art’è