di Giuseppe Malatesta

Codigoro. È stata celebrata in modo inconsueto, intenso e significativo la giornata mondiale della donna nella sede municipale codigorese, adornata per l’occasione dalla scultura realizzata dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo locale: una mimosa gigante, simbolicamente donata al Comune come augurio per tutte le donne codigoresi, che ha fatto da cornice ad un momento di sensibilizzazione voluto dal sindaco Alice Zanardi.

“Ho pensato insieme alla mia giunta di riunire le donne che incontriamo quotidianamente, circa quaranta dipendenti comunali con cui abbiamo condiviso in sala consiliare pensieri e riflessioni su questa giornata importante, purtroppo ancora una volta accompagnata da storie di violenza e femminicidi”.

I casi di Napoli e Messina hanno infatti amaramente conquistato le prime pagine di giornali e notiziari in questo 8 marzo 2019, ma tra i casi ‘geograficamente’ più vicini Zanardi ha ripercorso quello di Olga Matei, strangolata dal marito Michele Castaldi a Riccione nel 2016, un caso tornato all’attenzione in questi giorni per la sentenza della corte d’appello di Bologna che ha dimezzato la pena di Castaldi, che avrebbe agito “per tempesta emotiva”.

“Non ci sono parole” commenta il sindaco, che in mattinata ha inoltre dedicato alle sue ‘ospiti’ le parole di Roberto Benigni, tratte dal monologo ‘Amarsi’. “Non parla nello specifico di donne, ma riflette sui valori della vita, sull’amore e sulla felicità, quello che auguro di incontrare, sperando che alcuni uomini imparino ad essere all’altezza del loro amore”.

La mattinata si è conclusa in compagnia degli assessori Stefano Adami e Samuele Bonazza, che hanno servito una torta mimosa preparata per l’occasione.