Comacchio
19 Gennaio 2019
A suon di Vero/Falso il sindaco chiarisce il progetto che lega Comune e Sipro. E su Orsatti: "Non sono nel partito suo e di Pizzarotti, nè in nessun altro"

Ex Zuccherificio, Fabbri: “I dinosauri della politica dicono il falso, bonifica prioritaria”

Marco Fabbri (foto Castaldi)
di Redazione | 3 min

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Marco Fabbri (foto Castaldi)di Giuseppe Malatesta

Comacchio. A suon di vero/falso, il sindaco comacchiese Marco Fabbri affida alla sua pagina social la replica ai “no a prescindere” sui progetti in essere sull’area dell’ex Zuccherificio, una faccenda sollevata nei giorni scorsi dall’ex presidente del Parco del Delta del Po Valter Zago e ripresa da Sandra Carli Ballola in una question list parecchio critica.

È una replica, quella di Fabbri, indirizzata ai “dinosauri della politica, che sono stati ai posti del comando per decenni ma che al tempo del governo non sembravano così interessati al tema”. A loro ricorda come Sipro stia “ultimando le procedure di bonifica”, secondo un piano che “in questi anni ha ricevuto forte impulso dal Comune di Comacchio, cosa evidentemente non nelle priorità dei dinosauri della politica”.

“Non si vuole creare una discarica, l’atto non è illegittimo e non è in contrasto con il piano del Parco. È falso che la pratica è stata tenuta all’oscuro e presentata parallelamente a quella relativa alla Ex Cercom. Quale sarebbe il nesso?” si chiede Fabbri, prendendo poi le distanze dalle supposizioni che lo vorrebbero particolarmente accondiscendente con gli interessi della Sipro e del suo amministratore unico Paolo Orsatti: “Pur non nascondendo l’amicizia verso il collega Federico Pizzarotti e pur avendo accolto con entusiasmo la nascita del nuovo partito, ho deciso di non aderire allo stesso per una serie di ragioni di natura personale. Non sono iscritto a nessun partito e non faccio parte del coordinamento provinciale di ‘Italia in Comune’ né sono iscritto ad alcun circolo”.

Riprendendo il filo, Fabbri fa presente che la pratica relativa al progetto di Sipro “è pubblica e presente in Albo Pretorio fin dal settembre 2017: i consiglieri devono (o dovrebbero) nella loro attività leggere gli atti e informarsi e non intervenire per sentito dire. È vero che il Piano del Parco chiede di favorire nell’ambito corrispondente alle vasche di decantazione dell’ex zuccherificio, interventi di rinaturalizzazione e di ampliamento delle superfici ad acqua, a supporto del corridoio ambientale formato dai due corsi del Navigabile e del Circondariale e dei relitti boscati in fregio all’argine sinistro del Navigabile”.

Veduta aerea dell’area dell’Ex Zuccherificio di Comacchio

Non servono pareri politici o del consiglio comunale, perché c’è un piano approvato nel 2014 che lo consente. Vero è che i terreni “rigenerati” vengono da procedure di bonifica e sono oggetto di analisi attente e continue da parte degli enti preposti, che l’intervento è a costo zero per il pubblico e consente di realizzare interventi onerosi difficilmente realizzabili dall’ente comunale, vero è che questo intervento concorre a migliorarne l’immagine eliminando vasconi fatiscenti e impattanti, come è vero che lo zuccherificio è costruito purtroppo su area archeologica censita e non verranno per tanto costruite nuove strutture, salvo canali, staccionate e aree umide”.

Quel che invece il progetto prevede di realizzare è “una zona umida di nidificazione per la fauna”. Tra gli interventi in programma, elencati da Fabbri, l’allestimento di un cantiere con ingresso su via Comacchio, la realizzazione di un percorso interno all’area e di arginature delle due isole, l’escavo di un canale perimetrale fino al riempimento dell’area a Garzaia, con la successiva piantumazione di cinque diverse specie arboree con diverse caratteristiche dimensionali”.

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