Philippe Daverio

di Giulia Luce Garofalo

Al termine della tavola rotonda delle celebrazioni della Cpr system, azienda leader nel settore degli imballaggi in plastica e sponde abbattibili, arriva a parlare di Ferrara Philippe Daverio.

“Abbiamo pensato di unire la location, la storia, la bellezza delle nostre casse verdi-commenta il presidente Cpr system, Francesco Avanzini-, per chiedere ad un illustre ospite di parlarci di storia, bellezza e arte,ovvero al professor Daverio”.

Inizia così il suo racconto Philippe Daverio: “Ma queste cassette stanno a significare che siamo al verde? Perchè l’ultimo degli Este, Cesare, disse “Siamo al verde”, prese una cassetta e se ne andò a Modena”.

Durante la sua lectio Daverio racconta cos’era Ferrara un tempo e cos’è Ferrara oggi. “A metà del 300 si capisce che c’è un’alternativa alla produzione industriale, l’agricoltura. Ma in questo periodo c’è anche un altro fenomeno, la peste nera, che fa crollare la popolazione in città industrializzate come Firenze, mentre in città agricole come Ferrara no, perchè non si ha un contatto diretto con i viandanti e quindi si muore un po’ meno. Quando finisce la peste diventa fondamentale l’alimentazione e allora qui Ferrara diventa un vero attore della politica, esattamente come Mantova”.

La lezione ha avuto lo scopo di spiegare come Ferrara abbia un’ottima qualità della vita e come questa sia stata ereditata negli anni.

“Però a noi di tutta la storia di Ferrara rimangono i maestosi edifici, la memoria storica, e rimangono in qualche modo le energie che devono difendere la nostra identità nel futuro. Ferrara ha gli abitanti di un incrocio di Shanghai, ma è molto più  importante e sarebbe utile che ci rendessimo conto di questo-conclude lo storico d’arte-. Noi se invitassimo un cinese a Ferrara saremmo molto entusiasti di spiegare cos’è la qualità della vita, e facendolo potremmo anche spiegare qual è l’importanza del riciclaggio e il motivo per cui fate le cassette verdi”.