Le risposte dell’amministrazione alle rivelazioni del comitato Koesione 22 dello scorso dicembre non soddisfano il gruppo. “Se le facciamo presente – dicono rivolti al sindaco Alan Fabbri – la gravità di una situazione di isolamento che si trascina da 4 anni senza che nulla la sua amministrazione abbia fatto per cercare di alleviarla, se le chiediamo di impegnarsi, di farsi carico del disagio vissuto da migliaia di cittadini, non possiamo accontentarci di sentirci rispondere che un sovrappasso alla ferrovia, in sostituzione del vecchio sottopasso tra via Nievo e via dello Zucchero, si farà una volta finiti i lavori di interramento della ferrovia stessa”.
Non sono soddisfatti neanche del già realizzato “impalcato” e vorrebbero sentirsi “dire che sarà sua cura farsi parte attiva affinché la realizzazione e la conseguente apertura del sovrappasso sia contestuale al termine dei lavori (auspichiamo che non sia troppo tardi, almeno con FER)”.
Una volta ricevuta la risposta dagli uffici tecnici delegati, in merito alla viabilità nel rione Krasnodar e i collegamenti ciclabili con zone viciniori, il centro della città e la stazione ferroviaria, “data la nostra insoddisfazione, abbiamo anche interloquito con gli stessi uffici”. L’unico chiarimento è però stato “che la risposta inviataci è stata approvata dalla Giunta che Lei presiede in data 20 febbraio”.
“Speriamo – aggiungono – che ora le sia chiaro perché non possiamo accontentarci di una risposta dagli uffici tecnici: è il suo impegno diretto che si rende necessario, il suo farsi parte nostra con Fer”.
“Lo stesso discorso – concludono – vale per una politica del trasporto pubblico in questa particolare contingenza. Giusto questo Le chiedevamo: farsi carico con Tper per facilitare la mobilità di questa parte della città ‘isolata’ in questo periodo limitato di tempo, nel quale cittadine e cittadini sono costretti ad usare l’automobile in mancanza del passaggio ciclopedonale”.
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