Ars et Labor. In ogni partita c’è lo zampino di Senigagliesi
L'Ars et Labor, finalmente, regala una bella vittoria ai suoi tifosi nel suo stadio, il “Mazza”, contro il Massa Lombarda
L'Ars et Labor, finalmente, regala una bella vittoria ai suoi tifosi nel suo stadio, il “Mazza”, contro il Massa Lombarda
La giunta comunale ha dato il via libera al sindaco Alan Fabbri per incaricare un legale esterno, con l'obiettivo di avviare la procedura esecutiva e recuperare i 100mila euro di provvisionale riconosciuti al Comune di Ferrara nel processo alla mafia nigeriana
Settembre, per tradizione politica, è tempo di bilanci e di visioni future. "Settembre (dovrebbe essere) mese di riflessioni (possibilmente serie)", sottolinea Silvano Tagliavini, portavoce del Coordinamento cispadano NO autostrada - SÌ strada a scorrimento veloce, che interviene a margine delle recenti Feste del Partito Democratico a Ferrara e Bologna
Le contrade ferraresi hanno iniziato con grande entusiasmo la Tenzone Aurea della Fisb, la Federazione Italiana degli Sbandieratori, che si è disputata in questo fine settimana a Formigine. Dopo le prime tre specialità, i portacolori estensi hanno già fatto parlare di sé con prestazioni di rilievo e diversi podi
Alla festa nazionale Udc, alla presenza di Meloni, Salvini, Tajani, il ministro Adobi e il Ministro delle Finanze Giorgetti, è stato presentato il piano Bizzarri, promosso da Riccardo Bizzarri, responsabile nazionale economia e fisco Udc ed ex sindaco di Masi Torello. Il progetto nasce dalla filosofia di far sì che “il fisco diventa un po’ più umano”
Nella foto, la sede della Corte d’appello di Bologna
Vaccolino. Dovranno essere risarciti per i disagi patiti i cinque residenti che denunciarono gli odori molesti prodotti dalla fonderia Galileo Tfc, ora Evomek, di Vaccolino.
A dirlo è la Corte d’Appello di Bologna che si è pronunciata per la seconda volta sulla vicenda, dopo che il tribunale di Ferrara aveva assolto Bruno Marfisi, ad dell’azienda (e con lui il procuratore speciale Romeo Di Loreto, già discolpato dal pm avendo avuto limitati poteri decisionali) dall’accusa di avere immesso in atmosfera gas-vapori-fumi maleodoranti, atti a molestare le persone residenti nel nucleo abitativo di Vaccolino, posto nelle vicinanze della strada provinciale n. 114, sede del complesso industriale, dal gennaio 2011 all’aprile 2013.
La sentenza emessa il 15 giugno dalla seconda sezione penale ha effetti solo per quanto riguarda le statuizioni civili, dato che la procura, dopo l’assoluzione in primo grado, rinunciò a presentare appello. Ma rimane un’importante vittoria per i residenti – Gianni Tarroni, Mirella Zampolli, Filippo Ciribolla, Paola Peretti e Simone Piva – assistiti dagli avvocati Claudio Maruzzi e Carmelo Marcello.
Già una prima volta i giudici felsinei condannarono Marfisi per non aver impedito le emissioni fastidiose e a risarcire il danno ai residenti, ma la Cassazione annullò la sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello, per sentire nuovamente un testimone. Al termine dell’udienza, è stata confermata la condanna per Marfisi, agli effetti civili, per molestie olfattive, confermando il risarcimento dei danni in misura di euro 3000 per ogni parte civile costituita e alla refusione delle spese legali di tutti gradi di giudizio.
In primo grado Marfisi venne assolti per mancanza dell’elemento soggettivo (dolo o colpa), nonostante il riconoscimento da parte del tribunale che il fatto – cioè gli odori molesti – fosse stato provato al di là di ogni ragionevole dubbio.
«I nostri assistiti, a suo tempo, avevano avuto ragione a credere nella giustizia, proponendo appello contro la sentenza del Tribunale di Ferrara – affermano gli avvocati Maruzzi e Marcello -. È fondamentale che nel mondo dell’industria si formi una vera coscienza della sicurezza ambientale e sanitaria. Non basta il rispetto formale dei limiti emissivi per non provocare disagi e sofferenze nelle persone che vivono nelle vicinanze delle fonti inquinanti, disagi e sofferenze a lungo patiti e documentati dai nostri assistiti, che hanno chiesto in passato e chiedono ancora oggi di poter vivere in condizioni ambientali normali».
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