Attualità
14 Febbraio 2018
Residenti e pentastellati uniti per la raccolta firme per chiedere un'area verde attrezzata. M5S: "Lenimento in una zona a rischio degrado"

Un parco giochi tra edifici abbandonati, petizione per via Scalambra

di Redazione | 2 min

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Dai giochi pericolosi dei ragazzini a uno spazio giochi per bambini con aiuole, alberi e panchine. Dopo l’ultima performance, potenzialmente mortale, in via Scalambra dove due ragazzini sono stati immortalati in bilico all’ottavo piano, i residenti dell’unico edificio abitato hanno deciso di mobilitarsi per garantire ai loro figli un’area verde dove poter giocare in sicurezza.

I residenti di via Scalambra e zone limitrofe (ma non solo) hanno sottoscritto una petizione per chiedere al sindaco e all’amministrazione comunale di realizzare aree ludiche per bambini e spazi verdi nelle zone dove insistono nove edifici scheletrici ed abbandonati che circondano l’unico condominio abitato.

La petizione, che vede come primi firmatari il consigliere comunale del M5S Claudio Fochi (ma che è sottoscritta anche da altri esponenti grillini) e una trentina di residenti di via Scalambra, è stata protocollata il 12 febbraio. Chiede esattamente che venga realizzato uno spazio giochi per bambini con aiuole, alberi e panchine in zona adiacente il condominio situato fra via Scalambra e via Maffino Maffi (localizzata dai competenti uffici comunali).

“Il parco giochi è un modo per lenire parzialmente il disagio delle famiglie ivi residenti, da anni circondate da 9 edifici abbandonati in zona degradata priva di infrastrutture e senza spazi ricreativi per bambini – interviene Fochi -. La zona, come si sa, soggetta ad evoluzione urbanistica, è già stata sulle cronache per atti di vandalismo, criminalità e dubbie frequentazioni ed è a rischio di degrado, anche a causa dei cantieri per il momento abbandonati”.

L’auspicio è che “tale atto di democrazia partecipata possa contribuire a sensibilizzare la giunta estense – avverte il pentastellato – al fine di riqualificare la zona, in sinergia e nei limiti imposti dalle aree di proprietà dell’azienda edile addetta alla costruzione e urbanizzazione della stessa, che ha sede a Brescia e si spera riprenda i lavori in stallo”.

Se ne discuterà presto in terza commissione consiliare, occasione durante la quale gli organi competenti potranno ascoltare la voce dei cittadini interessati firmatari della petizione. “Siamo vicini e supportiamo le famiglie di via Scalambra e via Maffino Maffi – ribadisce in conclusione Fochi – che meritano di vivere in una zona strutturata e dotata di servizi, così come erano inizialmente previsti nel progetto di urbanizzazione, inclusi spazi giochi per i bambini delle 36 famiglie residenti e zone verdi fruibili”.

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