Attualità
24 Novembre 2017
Ferri replica a Urban: "Stiamo migliorando il regolamento, prima di accalorarsi aspetti la certezza delle tariffe"

Calotte. Comune e Ascom ai ferri corti: “Nessuna fiaba, c’è un iter da rispettare”

di Redazione | 3 min

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C’è maretta tra l’amministrazione comunale e l’Ascom. Il rapporto era già ai ferri corti con il caso del calcolo della Tari – “un attacco riguardante le tasse smentito dall’assessore Vaccari  che con dati precisi ha dimostrato come non sia vero che i negozi ferraresi siano ‘soffocati dalla tassazione locale'” commenta la collega Caterina Ferri – ma si è acuito maggiormente con l’offensiva lanciata da Davide Urban, direttore generale Ascom, contro il nuovo sistema di raccolta rifiuti definito “una favola ambientale”.

L’assessore all’Ambiente – dopo aver invitato l’associazione di categoria a “leggere il report del centro studi Cna, in cui il Comune di Ferrara è tra i più bassi della regione (secondo solo dopo Reggio Emilia) per il livello d’incidenza fiscale e anche virtuoso nei confronti dell’imprenditoria” – intendere spiegare ad Ascom “come funzionano gli iter amministrativi, che non sono racconti fiabeschi, ma procedure trasparenti e democratiche”.

Andando al nocciolo delle questioni, c’è il regolamento che Ascom e Fipe lamentano di non aver ancora visionato. “La bozza di regolamento predisposta da Atersir e Anci, con il supporto della Regione Emilia-Romagna, è stata presentata il 20 novembre a un convegno a Bologna – spiega Ferri -.  Ricordiamo, infatti, che tutti i Comuni saranno chiamati ad applicare la tariffa puntuale entro il 2020, ed è necessario vagliare un “regolamento tipo” che valga per tutti”.

L’amministrazione ferrarese “ha già proposto alcune modifiche al “regolamento tipo”, anche tenendo conto delle richieste pervenuteci dalle associazioni delle imprese (compresa Ascom) – prosegue Ferri -. La prima settimana di dicembre la Commissione Consigliare si riunirà per discuterlo. Solo in seguito potremo condividerla. Questo si chiama rispetto del ruolo delle istituzioni”.

Il secondo punto dolente riguarda le tariffe. “Per il 2018 il presidente Tagliani ha preteso di approvare il Piano Economico Finanziario entro dicembre. Quindi per la prima volta i cittadini e le imprese potranno conoscere in anticipo quel che pagheranno l’anno prossimo: questo proprio perché non raccontiamo fiabe” è il commento stizzito dell’assessore all’Ambiente, ricordando che “negli anni passati il Pef era presentato e ratificato dal Consiglio Comunale tra marzo e aprile, senza mai nessuna obiezione da parte delle associazioni delle imprese che solo a metà anno scoprivano quanto avrebbero dovuto pagare”.

Detto ciò, Ferri invita Urban ad “accalorarsi solo dopo la certezza delle tariffe”, intanto “sappia che, tanto per cominciare: il costo complessivo del servizio calerà di un milione di euro, nonostante gli investimenti previsti; il passaggio a ” tariffa corrispettivo” fa risparmiare a tutte le aziende il 10% dell’Iva; le famiglie, per equità, risparmieranno non dovendo più sostenere una parte dei costi delle imprese che oggi sono spalmati su tutti”.

“Questo non significa però che tutti risparmieranno – sottolinea l’assessore -, perché come stiamo chiedendo ai cittadini di aumentare la raccolta differenziata – che in tre mesi è passata dal 57 al 67%  – così chiediamo anche alle imprese di fare la loro parte. Come sempre siamo disponibili a valutare le peculiarità dei diversi settori, del resto fin da marzo abbiamo chiesto alle associazioni delle imprese di accompagnarci in questo percorso. Come è anche vero che se ultimatum e attacchi politici preventivi sono il terreno di confronto individuato da Ascom, libera di scegliere lo scontro – chiosa Caterina Ferri -,  come amministrazione continueremo sulla strada del confronto: il metodo migliore per comprendere le necessità delle varie categorie”.

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