Attualità
22 Novembre 2017
Le richieste del mondo ricettivo a Hera e Comune. Via libera ai contenitori fino a 130 litri, nulla di certo sulla tassazione. Ascom: "Esasperati da questo nascondino"

Calotte, “per gli alberghi cassonetti speciali e sconti sulla Tari”

di Redazione | 3 min

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Cassonetti speciali e sconti sulla Tari. È quanto hanno chiesto gli albergatori ferraresi nel tavolo tecnico con Hera e Comune convocato lunedì pomeriggio per discutere la nuova modalità di conferimento dei rifiuti indifferenziati. Se la prima richiesta è già andata in porto (gli hotel potranno chiedere e ottenere cassonetti personalizzati), per la seconda non c’è ancora nulla di certo. Tranne il dato che le strutture ricettive pagano dal doppio al triplo rispetto ai privati e quindi, a rigor di logica, sollecitano una tassazione inferiore a quella applicata alle utenze residenziali. 

All’incontro in municipio hanno partecipato i rappresentanti di  Asshotel, Confesercenti, Ascom, Visit Ferrara e Agriturist. All’ordine del giorno il numero di conferimenti gratis che, secondo quanto emerso al tavolo tecnico, dovrebbe corrispondere a 40 svuotamenti all’anno. Ogni ulteriore apertura della calotta si pagherà come costo aggiuntivo. 

Gli albergatori non nascondono le difficoltà legate al carico di lavoro per una corretta raccolta differenziata – basti pensare ai rifiuti prodotti dagli ospiti che verranno ‘smistati’ manualmente dallo staff dell’hotel, vista l’impossibilità di posizionare diversi cestini in ogni camera – ma accolgono con favore la flessibilità offerta agli alberghi in materia di cassonetti. Invece delle piccole calotte, si potrà richiedere altri tipi di contenitori più grandi, da 40 a 130 litri, da richiudere magari con una chiave, in modo che siano accessibili solo ai titolari delle attività ricettive.

La riunione, che intendeva essere chiarificatrice per venire incontro alle richieste della categoria, ha in realtà esacerbato gli animi dei dirigenti Ascom e Fipe, secondo cui “le questioni rimangono in tutta la loro gravità, non vengono affrontate né risolte”.

“Ma quali calotte tolte? Anche prima esisteva la possibilità di non avere le calotte, basta pagare di più ad Hera” chiarisce Davide Urban, direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara che prosegue: “È inammissibile che all’incontro di ieri sera alle 19.30 un messo comunale allontani il pubblico, peraltro alla presenza di un assessore, mentre si è nel pieno di un incontro che è vitale e delicato per la città, per gli imprenditori. Per una discussione di questa delicatezza si va ad oltranza. Siamo davvero stanchi di non avere risposte chiare ed esaustive dal Comune e da Hera. Siamo stanchi e lo sono i nostri imprenditori che ogni volta ci venga raccontata la favola ambientale e la procedura del nuovo servizio di raccolta”.

“Vogliamo vedere una volta per tutte la bozza del nuovo regolamento in uso dal 1° gennaio – aggiunge Matteo Musacci presidente provinciale della Fipe Confcommercio – e le relative delibere della tariffe. Vogliamo vedere le tariffe del nostro Comune di Ferrara e non ci interessa vedere proiettati i costi per Venezia o Abano Terme. Vogliamo capire, senza se e senza ma, quali sono i costi del servizio preventivati e soprattutto vogliamo che siano chiariti alle imprese che rappresentiamo quali sono i risparmi della raccolta rifiuti in modo puntuale. Gli enti pubblici debbono parlarsi tra loro: ancora non è chiaro l’atteggiamento dell’Asl rispetto al trattamento dei rifiuti indifferenziati con il rischio che gli esercenti vengano anche sanzionati dall’ente sanitario”.

Lunedì 27 novembre è in programma un nuovo incontro sui pubblici esercizi (bar e ristoranti) che sono centinaia a Ferrara. Un summit che si preannuncia già caldo: “Siamo esasperati da questo nascondino politico e gestionale e pretendiamo risposte con numeri alla mano” conclude il presidente Musacci.

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