Attualità
24 Novembre 2017
La protesta di una mamma al sindaco Tagliani dopo l'interruzione del servizio di ausilio all'attraversamento pedonale davanti alle scuole

“Ancora niente ‘nonni vigili’, però si trovano i volontari per le multe dalle calotte”

di Redazione | 3 min

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Si chiama Francesca. Ed è una mamma. Una delle tante madri preoccupate per i propri bimbi che, da quando è stato tolto il servizio di ausilio all’attraversamento pedonale da parte della Polizia Municipale, temono per la sicurezza dei figli. Così Francesca ha deciso di scrivere al sindaco Tagliani e rivolgergli una richiesta: ripristinare il servizio o proporre soluzioni alternative.

La stessa mamma, nella sua lettera al primo cittadino, non ha dimenticato della proposta di Tagliani di mettere in campo i ‘nonni vigili’, cioè anziani volontari che possono tutelare l’attraversamento dei bambini che devono recarsi a scuola. Un impiego, quello dei ‘nonni vigili’, che le scuole private possono attivare autonomamente contattando una delle tante associazioni del territorio, mentre per le scuole pubbliche è stato proprio Tagliani a riferire che l’Amministrazione sta avviando questo tipo di percorso che prevede però l’attivazione di un bando pubblico con tempi molto più lunghi. Nonostante questo mamma Francesca protesta: “Si poteva sperare che almeno il Comune si interessasse, dal momento che da quest’anno non è più in grado di garantire un servizio così importante, di stabilire un accordo con gruppi volontari di anziani che fungessero da ausiliari, così come avviene in altre città. Ma invece, nulla”.

Nello stesso tempo ricorda al sindaco che “lei e la Comandante Trentini avete, in più occasioni, ribadito che il servizio non è più erogabile per mancanza di risorse (di personale ed economiche). Spiace constatare che ad una legittima richiesta di cittadini, preoccupati per la sicurezza dei propri bambini, l’amministrazione si sia affrettata solamente ad opporre un diniego, senza preoccuparsi di proporre soluzioni alternative come potrebbero essere i dissuasori in prossimità delle strisce pedonali, o il posizionamento di un semaforo lampeggiante”.

Al momento, dunque, ancora nessuna notizia dal Comune sul fronte dell’attivazione dei ‘nonni vigili’, però nello stesso tempo – è la recriminazione della mamma – “il Comune si è affrettato a firmare una convenzione con guardie ecologiche volontarie affinchè le stesse elevino multe a chi non conferisce correttamente i rifiuti nelle calotte e, di più, la polizia municipale, per esercitare questa stessa funzione, mette a disposizione proprio personale in borghese”. “Al cittadino un po’ diffidente – insinua mamma Francesca – potrebbe anche sorgere il sospetto che làddove ci sia l’immediato ritorno economico per le casse comunali, l’Amministrazione sia pronta ad efficientare una struttura organizzativa; invece, nel caso in cui si parli della “sola” esigenza di sicurezza e tutela del cittadino stesso, i nostri amministratori non sembrano ostentare altrattanto interesse. Parrebbe, anche alla più superficiale delle analisi, che ancora una volta ci si trovi vittime di un sistema repressivo, sempre più orientato all’introduzione di nuovi obblighi, e conseguenti gabelle, a scapito di servizi utili e necessari di cui i ferraresi dovrebbero poter beneficiare. Ancora una volta, quindi, sono a chiederle, dal momento che siete stati in grado di reperire risorse e/o personale per organizzare una rete di veri e propri agenti accertatori in merito di conferimento sacchi di rifiuti, di trovare con altrettanta urgenza anche una soluzione per i (forse poco redditizi!!??!!) cittadini che devono “solamente” accompagnare a scuola i propri bimbi avventurandosi su strade congestionate dal traffico.
Rimango in speranzosa attesa”.

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