«Ricordo alla sindaca di Codigoro Sabina Alice Zanardi che i migranti che fanno richiesta di asilo politico o protezione sussidiaria e internazionale, non fuggono solo dalle guerre, ma fuggono anche da situazioni di discriminazione per motivi religiosi, etnici, di orientamento sessuale, di identità di genere, di opinione politica e che la nostra costituzione obbliga all’accoglienza».

È quanto scrive la presidente di Arcigay Ferrara, Manuela Macario, all’indirizzo del sindaco di Codigoro che pochi giorni fa ha affermato che «il flusso dei migranti che scappano realmente dalla guerra è minimo».

«Chi arriva in Italia e richiede asilo politico – osserva Macario -, ha dei diritti che sono imprescindibili. E l’accoglienza è un dovere. E ricordo anche che per far “rimpatriare chi non ha diritto di restare” (cit.), è necessario seguire l’iter di verifica di richiesta di asilo politico che ha dei tempi precisi stabiliti per legge (minimo sei mesi) e che è proprio in questo tempo di attesa che l’accoglienza è fondamentale. Se vigilare su possibili speculazioni da parte di chi mette a disposizione immobili può essere un principio condivisibile, lo è solo nella misura in cui questo serva a garantire le migliori condizioni possibili alla persona accolta e non a disincentivare l’accoglienza. Andare in questa seconda direzione non è solo una grave forma discriminazione, ma anche una disattesa della propria funzione pubblica. Perché un primo cittadino deve essere portatore di valori da trasmettere al suo popolo e non portavoce di un popolo che sta perdendo i valori».

Infine, arriva ancora un invito al Pd ferrare a chiarire la questione che ormai va avanti da tempo: «Mi chiedo: quale sarà la posizione del Pd ferrarese ora che le parole della Zanardi sono inequivocabili?»