Economia e Lavoro
25 Aprile 2017
Posizioni distanti sulle voci del contratto integrativo. Tutto rimandato al 27 aprile

Seconda fumata nera nella trattativa Carife

di Redazione | 1 min

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Ancora un nulla di fatto nel secondo round della trattativa Carife-sindacati per il contratto integrativo dei dipendenti rimasti, circa 700, che temono per la consistente riduzione dei salari vista la volontà dei vertici della banca di tagliare numerose voci.

Anche ieri, nel secondo incontro al tavolo di trattativa dopo quello del 20 aprile, le posizioni sono rimaste molto distanti tanto che si dovrà procedere a un terzo incontro, già programmato per il 27 aprile alle ore 15.

Posizioni distanti tra i sindacati, che puntano a recuperare il più possibile delle voci dell’integrativo, e i vertici della banca a partire invece da una posizione assai più lontana e proiettata verso il basso. La rigidità mostrata finora da Capitanio, che sta conducendo la trattativa, fa pensare a un percorso ancora molto lungo prima di poter giungere a un soddisfacente compromesso. Le cifre in ballo oscillano tra i 3 e i 5mila euro per dipendente, a seconda della posizione, per un totale che si aggira sui due milioni di euro.

Al tavolo è seduto anche il futuro acquirente Bper, al momento però solo nel ruolo di osservatore, e, almeno in questa fase, non è previsto l’intervento dei sindacati di categoria a livello nazionale.

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