Politica
20 Gennaio 2017
La denuncia di Rendine (Gol) sui dossi in via Golena: "E' una mulattiera"

“Andare a Cona è come salire sul calcinculo”

di Redazione | 2 min

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Per recarsi all’ospedale di Cona bisogna attraversare un “percorso ad ostacoli” dove si prova “un’ebrezza simile a quella che si può avere lungo una mulattiera o sul calcinculo”. Non risparmia la consueta ironia il consigliere Francesco Rendine (Gol) nel denunciare le condizioni ‘iper-sicure’ di via Golena.

Nella strada di Cocomaro di Cona, che concorre al collegamento tra via Pomposa e il Sant’Anna, “in un tratto lungo poco più di 100 metri sono posti 6 dossi di rallentamento, 3 strettoie, limiti cinetici e limiti di altezza” nota Rendine che ha “percorso questo tratto alla velocità di 30 km/h” e la sensazione che ha provato, sia come automobilista sia come motociclista, “è stata simile all’ebbrezza che si può avere lungo una mulattiera o sul calcinculo”.

Sceso dalla ‘giostra’, il consigliere, il quale ritiene che “i dossi di rallentamento debbano essere utilizzati solamente in caso di estrema necessità”, ha deciso di scrivere una interpellanza rivolta al sindaco Tiziano Tagliani per sapere “se ritenga corretto questo modo di ottemperare alla fluidità della circolazione richiamata dal codice della strada”.

La situazione cambia molto quando si avvicina al centro cittadino. “Da una parte (anche prima che l’amministrazione costruisse questo percorso ad ostacoli), in questo tratto di via Golena non si sono mai verificati gravi incidenti – riferisce Rendine -, dall’altra nonostante i tantissimi e gravi incidente in viale Cavour, corso Giovecca, corso Isonzo, ecc. non è mai stato installato un dosso di rallentamento, chiedo pertanto per quale ragione si ritiene di tutelare maggiormente il Ponte Bailey dei ciclisti e pedoni che transitano nelle vie cittadine”.

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