Anche il Comune di Ferrara si prepara a celebrare le unioni civili. Mentre in tutta Italia si registrano i primi fatidici “sì” tra persone dello stesso sesso, anche l’amministrazione comunale della città estense prende provvedimenti per adeguarsi alla legge Cirinnà approvata, dopo anni e anni di attesa, lo scorso 11 maggio.

Se la legge ha riconosciuto diritti e doveri alle coppie omosessuali, la stessa parità vale per la cerimonia in sé. Gli aspiranti sposi gay e lesbiche potranno infatti coronare il loro sogno d’amore nelle stessi sedi e agli stessi prezzi previsti per la celebrazione dei matrimoni civili.

A regolamentare queste nuove procedure organizzative – in termini di calendario, sedi e tariffe – è la delibera approvata oggi dalla giunta sulla base di quanto previsto dalla legge 20/05/2016 n.76 che “istituisce l’unione civile tra le persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzione” (art. 1/1° comma) e indica che tale unione si costituisce mediante dichiarazione delle parti, alla presenza di due testimoni, di fronte all’ufficiale dello Stato Civile del Comune dove è stata presentata la richiesta.

Via libera quindi alle unioni civili a Ferrara che si terranno nelle stesse location dei matrimoni celebrati con rito civile nella Sala degli Arazzi del palazzo municipale o, in alternativa, presso la Sala Imbarcadero 1 del Castello Estense e all’interno del Ridotto del Teatro Comunale.