di Mattia Vallieri

Tre romanzi in uno, legati dalle incongruenze nella Chiesa Cattolica. Si potrebbe descrivere così il nuovo romanzo dello scrittore comacchiese Marcello Simoni “La cattedrale dei morti”, presentato in anteprima nazionale alla libreria Ibs e sugli scaffali il 15 ottobre.

Il libro è suddiviso in tre romanzi brevi ambientati in tre diverse città italiane (Roma, Urbino e Venezia) alla fine del Settecento.  Tre episodi legati dalle incongruenze nella Chiesa, vista da Simoni come “l’unica struttura duratura e di comando della nostra epoca” e per questo richiamata spesso all’interno del romanzo. Interessante è anche il modo con cui nel libro persone appartenenti a diversi ceti sociali ed economici affrontano il tema della morte.

Tutti e tre i romanzi vedono come protagonista un giovane Vitale Federici, allievo di Montefeltri, il quale si ritroverà a dover indagare su una serie di delitti a tratti inspiegabili e di difficile soluzione. Il personaggio principale è stato ispirato alla figura di Sherlock Holmes, ha un carattere piuttosto solitario ed è particolarmente astuto.

L’autore, intervistato per l’occasione da Matteo Bianchi, ha raccontato il libro definendolo come “un giallo noir in cui vi è una parte di ricerca del colpevole dell’omicidio (tipico appunto del giallo) ma in cui si vivono interamente i sentimenti dei vari personaggi presenti (avvicinandosi così ad un aspetto più noir), il tutto messo insieme da un’importante e massiccio aspetto storico-artistico di cui l’autore ama sempre raccontare”.

Simoni ha poi dichiarato di “aver preferito, per questo libro, una narrazione in terza persona perché meglio si adattava a quello di cui voleva scrivere”. Alla fine dell’incontro l’autore si è fermato per firmare autografi per tutti coloro che hanno acquistato una copia del libro.