Eventi e cultura
29 Maggio 2015
L'iniziativa di Arch’è verrà riproposta in data da destinarsi a giugno

Trekking urbano tra i giardini dell’Addizione Erculea

di Redazione | 2 min

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Sabato 9 maggio, in concomitanza con l’iniziativa di Arch’è “Cancelli aperti”, a conclusione del progetto “Food security. La sicurezza alimentare sul Territorio Emiliano Romagnolo” destinato alla classe IV Q del liceo Ariosto, Silvana Onofri, presidente di Arch’è, ha organizzato un trekking urbano tra gli orti e i giardini dell’Addizione Erculea. Il trekking, questa volta aperto a tutti, verrà riproposto in data da destinarsi nel mese di giugno.

Il contributo richiesto dalla docente Rita Casarotti al progetto sulla “food security”, collega il tema attualissimo della sicurezza alimentare alla storia dell’ampio spazio verde attrezzato a laboratorio di archeologia urbana che si trova sulle antiche pertinenze del rinascimentale palazzo da Castello-Prosperi-Sacrati. L’area è stata a lungo caratterizzata da ampi spazi coltivati e alcune strutture di servizio del palazzo erano state usate anche come deposito di granaglie. Alla fine del ‘700 inoltre, la Congregazione dell’Abbondanza e Annona di Ferrara aveva fatto costruire su parte degli orti il granaio pubblico, un monumentale edificio a tre piani che conteneva fino a 3000 mogie di grano tra cui il “Gentil rosso”, una specie di grano antico la cui coltivazione è stata riproposta recentemente proprio dentro le mura di Ferrara.

Da qui è nata l’dea di concludere il lavoro di ricerca storica con un trekking urbano attraverso quella “campagna dentro la città” che caratterizza il quadrante nord est dell’Addizione Erculea. Usciti dal cancello di corso Ercole I d’Este, dopo aver costeggiato l’immaginario ”giardino” di Giorgio Bassani, il gruppo di studenti è salito sul terrapieno delle mura degli Angeli per poi scendere sotto il terrapieno di San Giovanni e sostare a Terraviva Bio. L’azienda agricola ha recentemente sperimentato la coltivazione del “Gentil Rosso”, l’antico grano ferrarese selezionato tra ‘700 e ‘800 e in uso prima che l’agricoltura subisse gli effetti progressivi delle trasformazioni industriali dei primi anni del ‘900. Si tratta di una varietà di grano adatto anche alla filosofia “slow” perché richiede metodi di coltivazione a basso, se non bassissimo, impatto ambientale. Dopo aver percorso un suggestivo sentiero tra i campi coltivati, gli studenti sono arrivati in via delle Erbe e, attraversato il quadrivio rossettiano, sono rientrati nel laboratorio.

Il trekking si è concluso con una conversazione sul tema di food security europeo ed emiliano-romagnolo tra gli studenti e i consiglieri della Regione Emilia Romagna Alan Fabbri e Marcella Zappaterra. Continua intanto l’iniziativa “Cancelli Aperti” a cura di Arch’è anche venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 maggio dalle 11 alle 18,30 con ingresso da corso Ercole I d’Este 25a e da corso Biagio Rossetti 4. Aggiornamenti sul “laboratorio in progress” alle 17. Per informazioni contattare il numero 3311055853 o scrivere a arche.ferrara@gmail.com.

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