Terre del Reno
12 Febbraio 2015
Quintali di carcasse alla Cmv per lo smaltimento. La Forestale invita i cittadini a segnalare la presenza di pescatori di frodo

Recuperato il pesce morto dei bracconieri

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Terre del Reno, avanzo e tasse crescono insieme

Il Comune di Terre del Reno ha chiuso il bilancio 2023 con oltre 4,5 milioni di euro di avanzo e ha aumentato le tasse. Un binomio che fa gridare allo scandalo Francesco Margutti, capogruppo di “Futuro Comune”

Trovati con un chilo di droga in auto. Restano in cella

Il gip Carlo Negri del tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto e confermato la custodia cautelare in carcere dei due ferraresi che, nella serata di martedì 9 aprile, sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dalla Polizia di Stato che li aveva sorpresi in flagranza con oltre un chilo di hashish in auto

pesce carcasse bracconieriIl pesce morto intrappolato nelle reti che i bracconieri hanno posato nelle acque del Cavo Napoleonico di Sant’Agostino, è stato recuperato questa mattina dalla Cmv Servizi Srl.

L’azienda municipalizzata, specializzata nello smaltimento dei rifiuti, è intervenuta su espressa richiesta della Forestale per scongiurare il pericolo di inquinamento delle acque conseguente alla decomposizione delle carcasse abbandonate dai bracconieri scoperti, come riportato da Estense.com, dai gruppi di cittadini che collaborano con la Forestale nell’attività di sorveglianza.

Le operazioni si sono svolte alla presenza degli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Ferrara, che stanno continuando a pattugliare l’area, dopo esser intervenuti per recuperare 1000 metri di rete, liberando circa 15 quintali di pesce vivo.

Il fenomeno della pesca di frodo nelle acque interne è conosciuto e monitorato dalle forze di polizia, che, già nel recente passato, sono intervenute coordinandosi nell’attività svolta nelle diverse aree del territorio della provincia di Ferrara.

Risalgono all’autunno dello scorso anno i servizi notturni di prevenzione e repressione, svolti congiuntamente, che hanno portato al recupero, nelle Valli di Comacchio e nelle oasi protette di Argenta di ingenti quantitativi di pescato, nonché di attrezzi per la pesca, costituiti, per lo più, da reti e piccoli natanti appositamente predisposti per la navigazione nelle zone palustri.

Riveste particolare importanza, al fine di debellare il fenomeno, la collaborazione dei cittadini che possono segnalare al numero verde 1515, per le emergenze ambientali, tutte le eventuali situazioni anomale che avessero occasione di riscontrare in merito.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com