Cronaca
1 Luglio 2014
L'uomo minaccia il conducente poi dà in escandescenza in caserma. Il giudice dispone perizia psichiatrica

Vuole “dirottare” un autobus con le forbici

di Redazione | 3 min

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cc autobusVoleva “dirottare” un pullman di linea per essere trasportato a Bologna, arrivando a minacciare di morte l’autista e a estrarre un paio di forbici. Anche una volta condotto in caserma l’uomo, il 54enne pregiudicato Antonio Morza, ha dato in escandescenze tanto da finire agli arresti.

L’episodio è avvenuto ieri mattina attorno alle 8.30 presso l’autostazione di via Rampari San Paolo. Quando su richiesta del personale Tper una pattuglia del Nucleo Radiomobile è intervenuta, i militari si sono imbattuti in un uomo posto davanti all’autobus di linea, fermo nel mezzo della strada, con tre uomini che gesticolando richiamavano l’attenzione degli uomini in divisa. Secondo quanto riferito dal conducente dell’autobus, il 54enne, mentre l’autobus era parcheggiato in attesa di effettuare una manovra, si era avvicinato alle porte anteriori chiuse e aveva iniziato a bussare insistentemente, chiedendo di essere accompagnato a Bologna. L’autista ha allora spiegato che quell’autobus era diretto ai Lidi Ferraresi e che l’area in cui si trovava era destinata alla manovra dei mezzi. L’uomo, non soddisfatto della risposta, ha continuato a picchiare contro il vetro delle porte d’ingresso del mezzo. Alla fine l’autista ha aperto le porte nella speranza di ricondurre l’uomo alla ragione. Appena aperto invece, Antonio Morza lo ha aggredito verbalmente minacciandolo di morte. Nel vano tentativo di calmarlo, il dipendente Tper ha spiegato nuovamente al 54enne che non poteva esaudire la sua richiesta, suggerendogli di dirigersi al binario 2, dove poteva prendere l’autobus per Bologna.

Nonostante le indicazioni, Morza non solo ha continuato a rimanere sull’autobus ma, in un crescendo di aggressività, ha estratto anche un paio di forbici da elettricista, puntandole contro l’autista con ulteriori minacce. Nel frattempo un collega, che aveva compreso la situazione di rischio, ha chiamato il 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri.

Quando i militari sono giunti sul posto l’uomo aveva già riposto le forbici in tasca, rinvenute dagli uomini dell’Arma in seguito a una perquisizione. Morza è stato quindi accompagnato presso la caserma di via del Campo e negli uffici, durante la verbalizzazione, il 54enne ha dato ancora in escandescenza con urla e minacce di morte all’indirizzo dei carabinieri, sferrando numerosi pugni e calci alla porta dell’ufficio. Ad un certo punto ha afferrato una sedia in plastica, ne ha spezzato due gambe e l’ha scagliata più volte contro la porta, danneggiandola. La stessa cosa ha fatto con una finestra in doppio vetro che separa l’ufficio da quello adiacente, infrangendo i due strati di vetro prima di essere bloccato ed evitare che potesse causare altri danni alle strutture o alle persone presenti.

L’uomo è stato quindi portato in carcere in stato di arresto per minaccia aggravata dall’utilizzo di un arma, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato contro beni del demanio, interruzione di pubblico servizio e porto di armi od oggetti atti a offendere.

Antonio Morza, arrestato pochi giorni fa a Bologna per furto, era stato posto ai domiciliari in attesa di giudizio. Era quindi evaso e riacciuffato dai carabinieri della provincia di Bologna, ma a seguito di condanna era stato rimesso in libertà. Annovera diversi precedenti di polizia. Questa mattina è stato portato in tribunale per la direttissima, durante la quale il giudice ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza al 22 luglio, disponendo nel frattempo una perizia psichiatrica per il 54enne, che è stato infine ricondotto in carcere.

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