Cronaca
4 Novembre 2011
Zappaterra: “Ricordarsi dei propri doveri prima che dei propri diritti”

Anche per le forze armate si parla di crisi

di Redazione | 3 min

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Anche nella  Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate si torna a parlare di crisi economica. Riparati dalla pioggia sotto la Galleria Matteotti, di fronte alla bandiera issata in Piazza Cattedrale, erano presenti tra gli altri il sindaco Tiziano Tagliani, la presidente della provincia Marcella Zappaterra, il prefetto Provvidenza Raimondo, il questore Luigi Mauriello, il generale Mario Renzo Ottone (comandante del Coa), il consigliere regionale Roberto Montanari, oltre che una vasta schiera di esponenti delle Forze Armate e di Polizia.

Dopo aver reso omaggio ai caduti di tutte le guerre, tramite la deposizione di una corona d’alloro  presso la Torre della Vittoria, la cerimonia è proseguita con la lettura del messaggio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano da parte del generale Ottone. Un messaggio denso di richiami all’attualità e all’emergenza economica e sociale: “il nostro paese e tanti altri nel mondo”recitava il testo “sono stretti in una crisi economica di intensità, durata e estensione senza precedenti nel periodo seguito alla Seconda Guerra Mondiale”.

Il discorso di Napolitano proseguiva con l’esortazione a concepire il 4 novembre come un’occasione per guardare il futuro, senza limitarsi a celebrare il passato. Consiglio subito colto dalla Zappaterra, che ha incentrato tutto il suo discorso sullo scenario internazionale e sulle “priorità” da tenere presenti per uscire dalla crisi.

“La giornata del 4 novembre – ha affermato la Zappaterra – è un occasione per ricordare e imparare: ricordare i molti protagonisti che dal Risorgimento alla Grande Guerra hanno speso la propria vita per l’unità della nostra nazione, e imparare a guardare il nostro passato come un patrimonio anche del presente, in grado di incidere sulla realtà di questo momento”.

Di fronte a un mondo “investito da mutamenti tanto profondi quanto rapidi” e da una generale esigenza di sicurezza, le Forze Armate rappresentano una risorsa irrinunciabile, per mantenere la pace anche oltre i confini nazionali e anche europei. “Personalmente – ha riconosciuto la presidente – ho dubbi, interrogativi e paure ogni volta che la comunità internazionale  valuta come necessario un intervento armato. L’unica ragione plausibile può ritrovarsi nella necessità di reagire ad abnormi violazioni dei diritti umani” (in riferimento esplicito all’attualissimo caso libico).

Di fronte a questi problemi internazionali e alla drammatica situazione interna di precarietà e assenza di prospettive, ha concluso la Zappaterra, alla politica spetta più che mai “il dovere di mettersi in sintonia con il paese, con le ansie e le paure di tante italiane e di tanti italiani, con le loro speranze  e le loro aspettative, per realizzare interventi concreti, visibili, efficaci e giusti”.

La cerimonia ha incluso poi l’intervento di un rappresentante della consulta degli studenti, che ha sottolineato come “in questo momento di incertezza i giovani possono ispirarsi ai valori di vita di tanti giovani militari che lavorano lontano da casa”. Il prefetto poi, in compagnia di diversi comandanti, si è soffermata a contemplare la vetrina di un noto negozio del centro, per l’occasione allestita con moto, bandiere e divise dei Carabinieri. La giornata si è conclusa infine alle 17:30 con l’ammainabandiera.

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