Economia e Lavoro
18 Maggio 2010
Settimana di mobilitazione per l’università contro il ddl Gelmini

Docenti e ricercatori occupano il Rettorato

di Redazione | 2 min

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Inizia oggi con una assemblea di tutto il personale dell’università’ di Ferrara (docente, ricercatore, tecnico amministrativo) la sette giorni di mobilitazione indetta da Flc Cgil, Cisl Università e Uil Pa-Ur contro il ddl Gelmini.

“Alla luce degli emendamenti già approvati in Parlamento – affermano i sindacati -, risultano ancora più fondate le critiche e le preoccupazioni espresse in precedenza”. Ossia la necessità di “investire in formazione, ricerca, diritto allo studio tanto più in questa situazione di grave crisi del paese”; la contrarietà ai “pesanti tagli dei finanziamenti alle università introdotti dalla legge 133”; la volontà di “una radicale modifica del disegno di legge Gelmini che elimina l’autonomia delle università, precarizza ulteriormente il personale docente/ricercatore, stravolge il diritto allo studio”; la opposizione “contro il decreto 150 “Brunetta” che penalizza il personale tecnico amministrativo” e la richiesta di “un piano straordinario di reclutamento nella ricerca, lo sblocco del turn-over del personale docente/tecnico amministrativo”.

Vengono quindi confermati in tutta Italia lo stato di agitazione e la settimana di mobilitazione già previsti dal 17 al 22 maggio. A Ferrara, dopo l’assemblea che si terrà dalle 10 alle 12 presso l’aula magna della Facoltà di Economia, in via Voltapaletto, 11, la protesta prenderà la forma dell’occupazione simbolica del Rettorato in via Savonarola, dalle 11,30, con la richiesta al rettore Patrizio Bianchi di prendere posizione contro i provvedimenti contestati.

Domani, invece, è prevista una manifestazione nazionale con siti in davanti al parlamento.

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