Spal
19 Maggio 2019
Non bastano Babbi e una prestazione commovente. I biancocelesti passano nel finale e volano in Primavera 1, aggiudicandosi i play-off

Spal Primavera, delusione e tanta sfortuna: la Lazio vince e il sogno sfuma

di Redazione | 4 min

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Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

La Spal Primavera (foto di Isabella Gandolfi, tratta da Settore Giovanile Spal)

di Davide Soattin

Il sogno della Spal Primavera finisce sul più bello. Nonostante una prestazione gagliarda e commovente infatti, al cospetto di una avversario di tutto rispetto come la Lazio, i biancazzurri escono sconfitti dalla finale play-off per un gol rimediato a cinque minuti dal termine, che di fatto li ha condannati alla permanenza in Primavera 2, spalancando così le porte della massima serie ai capitolini, protagonisti di un 2 a 1 combattuto fino all’ultima scampolo del match giocato sul terreno del centro sportivo di Formello.

La cronaca. La partita è bellissima e scoppiettante sin dalle prime battute di gioco. La Lazio parte subito aggressiva e si riversa in attacco alla ricerca immediata del gol, che in men che non si dica arriva al 7′: Mohamed se ne va via sulla corsia di sinistra e tutto solo serve rasoterra per il facile tap-in di Scaffidi, che deve solo appoggiare in rete la palla del vantaggio biancoceleste.

Un vantaggio che dura però appena tre giri di lancette, con la Spal che rialza subito la testa e trova la rete del pareggio al 10′. I biancazzurri di Cottafava infatti, per nulla scoraggiati dalla doccia fredda rimediata in avvio di gara, trovano il gol dell’uno a uno approfittando di una difesa laziale disattenta, che regala a Martina la possibilità di fuggire lungo la fascia sinistra e crossare per la testa di Babbi, che con la testa anticipa tutti e trafigge l’estremo difensore romano.

Da questo momento in poi, l’incontro s’infiamma. I padroni di casa fanno la partita, girano la palla e provano senza successo a bucare la difesa estense, ma dal canto loro, sono proprio i ferraresi ad avere le occasioni più ghiotte, con Rizzo Pinna che impegna Alia direttamente da calcio di punizione e con un tiro di Spina che finisce a lato di poco, sprecando di fatto una chance colossale.

Nel finale di tempo, c’è spazio anche per un paio di azioni degne di nota degli uomini di Bonacina, che nonostante ciò non sortiscono l’effetto desiderato e chiudono il primo tempo sul risultato di perfetta parità tra una Lazio nel complesso più propositiva e una Spal abbastanza cinica e attenta, capace di tenere testa agli avversari di giornata.

Diversamente dai primi quarantacinque minuti di gioco, la ripresa si apre senza grandi sussulti ambo le parti. Leggermente meglio i padroni di casa, ma la gara è principalmente combattuta a centrocampo. E le prime ammonizioni che cominciano a fioccare lo dimostrano. A venti dalla fine però esce la Spal, che nel giro di pochi minuti va vicina alla rete del sorpasso.

Prima con Martina, che impegna in maniera decisa il portiere della Lazio, e poi con Babbi, che colpisce la traversa dopo un passaggio basso sempre del solito Martina dalla sinistra e si divora quella che sarebbe stata la probabile rete della vittoria e della promozione. Ma si sa, nel calcio, un gol sbagliato è quasi sempre presagio a un gol subito: una legge destinata inesorabilmente a segnare il destino delle due squadre anche in questa finale.

A cinque minuti dal termine della sfida infatti, quando tutto sembrava indirizzato a un prolungamento verso i supplementari, i biancocelesti trovano la via del tanto insperato raddoppio: calcio di punizione battuto da Falbo, sponda aerea di Capanni che sorprende un rivedibile Seri scavalcato dal pallone, su cui ci si avventa Cerbara per la più facile delle reti all’85’.

Una rete che consegna nelle mani dei capitolini le chiavi per l’accesso in Primavera 1 dopo una partita giocata ad armi pari con la Spal, che negli ultimi minuti rimane in dieci per l’espulsione di Sare, unica macchiolina di un pomeriggio destinato ad essere ricordato, al di là dell’epilogo drammatico, come uno dei più esaltanti della gestione di Marcello Cottafava e della Spal in generale, che il prossimo anno avrà l’obbligo di riprovarci ancora per regalare a Ferrara un finale ben più lieto di quello consumatosi in terra laziale.

Lazio-Spal 2-1 (1-1)

Lazio: Alia, Armini, Silva, Baxevanos, De Angelis (dal 68′ Zitelli), Czyz, Bianchi, Mohamed, Falbo, Capanni (dal 93′ Nimmermeer), Scaffidi (dal 57′ Cerbara). A disp.: Marocco, Kalaj, Kaziewicz, Petricca, Arapi, Francucci, Shoti, Cesaroni, Zilli. All.: Bonacina.

Spal: Seri, Milani, Farcas, Salvi, Martina, Alessio (dall’86’ Chakir), Rizzo Pinna (dall’86 Minaj), Uzela (dal 62′ Sare), Cuellar (dal 59′ Gibilterra), Babbi, Spina. A disp.: Fallani, Campi, Pessot, Valesani, Ielo, Mazzoni, Tunjov. All.: Cottafava.

Marcatori: 7′ Scaffidi (L), 10′ Babbi (S), 85′ Cerbara (L).

Ammoniti: Uzela (S), Bianchi (L), Sare (S) e Martina (S).

Espulsi: Sare (S) per somma di ammonizioni.

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