Spal
18 Agosto 2017
Un sistema tecnologico per ridurre gli “errori” umani e le polemiche sulle scelte arbitrali che da sempre condizionano lo sport del calcio

Esordio in serie A della tecnologia “Var”

di Redazione | 2 min

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Spal, a Olbia un match che non ha più nulla da dire

Ultimo impegno di questa travagliata stagione per i biancazzurri di Mimmo Di Carlo. A Olbia si gioca questa sera alle 20:00 un match che non ha più niente da dire per la classifica: la Spal è già sicura della salvezza, conquistata con la vittoria di domenica scorsa; dall’altra parte i sardi, sprofondati in Serie D, fanalino di coda del girone

di Andrea Magri

Settimana importante per la serie A italiana. Sabato alle ore 18, all’Allianz Stadium (Torino), esordirà ufficialmente il Var (Video Assistant Referee), che a Ferrara abbiamo già visto all’opera in occasione della partita amichevole tra Spal e Chievo dello scorso 6 Agosto. L’arbitro triestino Giacomelli, l’ha consultato per accertarsi se decretare o meno un rigore per la Spal. Rigore assegnato e poi sbagliato da Floccari.

Il Var è uno strumento tecnologico di supporto all’arbitro durante la partita. E’ costituito, per la parte visibile dal campo di gioco, da uno schermo che riproduce le immagini riprese dalle tante telecamere presenti. Ci saranno due assistenti arbitrali addetti a questa nuova tecnologia, i quali andranno a sostituire gli arbitri di porta. Quindi avremo un arbitro in campo e due davanti allo schermo.

Gli assistenti assegnati al Var saranno arbitri in attività e prenderanno quindi il posto degli addizionali di porta, non più necessari. Lo scopo è duplice: correggere decisioni chiaramente sbagliate o segnalare episodi gravi sfuggiti all’occhio dell’arbitro. Non si potrà quindi ricorrere al VAR per tutte le azioni di gioco, ma solo per quattro tipologie di eventi: assegnazione di un gol (quindi anche il fuorigioco che potrebbe invalidarlo), di un rigore, falli da espulsione e scambio di persona.

L’impiego del Var, potrà avvenire in due diverse modalità: nella prima, l’arbitro potrà fidarsi del parere degli assistenti addetti al Var oppure nella seconda potrà chiedere di visionare personalmente in campo le immagini dell’episodio incriminato (per farlo capire al pubblico presente sugli spalti indicherà con le mani la forma di uno schermo).

Sarà sempre l’arbitro comunque ad avere l’ultima parola su qualunque decisione. Il supporto tecnologico avrà l’effetto di cambiare il suo verdetto soltanto in caso di possibili errori chiari ed evidenti.

L’eventuale richiesta di rivedere un’azione tramite il video, non può assolutamente venire dalle panchine delle due squadre ma solamente da parte dell’arbitro e dei suoi assistenti nei casi in cui temono di commettere un errore. Sono previste sanzioni se le richieste partiranno dai calciatori, staff tecnico e dirigenziale.

In definitiva, questo sistema tecnologico, dovrebbe attenuare le polemiche, ma ricordiamoci sempre che siamo in Italia e quindi forse non scompariranno proprio del tutto.

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