Terre del Reno
20 Luglio 2017
Femca Cisl esprime soddisfazione su come si è risolta l'acquisizione dell'azienda da parte della Rom Plastica di Chioggia

Manifatture Bonzagni, finisce “l’inferno” e si canta vittoria

di Redazione | 3 min

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(archivio)

Dosso. Dopo cinque mesi di “inferno” per i lavoratori della Manifatture Bonzagni, il 18 luglio il tutto si è chiuso con un nuovo cammino che l’azienda di Dosso vedrà sotto una nuova proprietà (quella della Rom Plastica di Chioggia che si è aggiudicata l’asta).

Ripercorrendo sinteticamente, la vecchia “Manifatture Bonzagni Mb” fallisce nel 2015, dopo vicissitudini interne societarie. La nuova “Manifatture Bonzagni srl” riprende l’attività con un nuovo amministratore delegato, ma sempre sotto l’egida di chi era rimasto della precedente gestione proprietaria.

Dopo due anni circa, a fronte del precedente fallimento, la Curatela del primo fallimento presenta i conti da saldare. E qui si ritorna all’origine del problema, ovvero che la nuova Bonzagni, non riuscendo ad affrontare e risolvere il contenzioso del debito pregresso, presenta in proprio la seconda istanza di fallimento a febbraio di quest’anno.

A fine aprile il fallimento è ufficiale e da parte della nuova Curatela viene annunciata la messa in vendita dell’azienda. Nel frattempo i 27 lavoratori sono rimasti ‘congelati’ sino ad oggi con l’attività ferma e senza nessun sostegno retributivo. In questi ultimi tre mesi, si presentano alcune aziende che manifestano interesse di acquisto. Ma visti i trascorsi si palesano soggetti che ispirano volontà imprenditoriale al pari anche di altre manifestazioni legate al passato.

Ed a fronte di questo, la Femca Cisl ed i lavoratori essenzialmente rappresentati dalla stessa organizzazione sindacale, secondo quanto è previsto dal bando dell’asta, condividono accordi sindacali ed individuali per ricercare la migliore proposta che dia fiducia verso un “vero” nuovo percorso aziendale ed occupazionale.

Ed arriviamo a martedì 18 luglio, giorno dell’asta. Si sono presentate due aziende produttive del settore che avevano condiviso gli accordi ed una azienda commerciale. L’asta ha poi determinato l’assegnazione secondo l’offerta più alta, come da prassi. E le aziende che si sono dibattute sino alla fine nel gioco dei rialzi, sono state quelle che avevano condiviso gli accordi con sindacato e lavoratori.

Alla fine, l’azienda di Dosso è stata comprata da “Manifatture Terre del Reno”, la cui composizione societaria è nei fatti costituita da una azienda storica del settore di nome “Rom Plastica snc”. Un’azienda di Chioggia con circa quaranta dipendenti ed un fatturato sotto la decina di milioni.

“I lavoratori e la Femca Cisl esprimono viva soddisfazione su come si è risolta la vicenda, dove i 21 lavoratori su 27 che verranno assunti come da accordi, possano finalmente dopo questi anni tribolati, vedere un futuro più garantito e più fiducioso – si legge in una nota stampa a firma dello stesso sindacato -. Sperando inoltre che, fra quei lavoratori rimasti oggi fuori, ci sia la concreta possibilità di un rientro prossimo, a fronte della ripresa produttiva che potenzialmente permetterebbe, se a pieno regime, altre integrazioni”.

“La Manifatture Bonzagni (ormai ex) è quindi salva, e sotto la conduzione di Rom Plastica può tornare ad essere una delle aziende più importanti, anche a livello internazionale, del settore degli imballaggi flessibili – chiosa la Femca Cisl -. La professionalità dei suoi lavoratori, da sempre dimostrata anche nei periodi difficili, insieme ad una proprietà che ci crede, sono un viatico importante per la nuova Manifatture Terre del Reno”.

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