Codigoro
6 Aprile 2017
Il 2016 è trascorso senza la preliminare acquisizione dell’area dall’istituto Salesiano per realizzare la Cittadella dello Sport

Codigoro, palasport scomparso dalle opere pubbliche

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Si direbbe per il momento messo nel cassetto il progetto della Cittadella dello sport, che aveva convintamente contrapposto amministrazione e opposizione pentastellata, discordi per tutto il tempo sulla nuova destinazione del palasport ‘Don Elia Comini’ e sulla ridefinizione dell’area circostante.

Il 2016 è trascorso infatti senza che l’intervento preliminare di acquisizione dell’area dall’istituto Salesiano, attuale proprietario dell’area, si realizzasse effettivamente. Le risorse messe appositamente a bilancio torneranno dunque ‘a galla’ nell’imminente consuntivo. Non solo: nella previsione di bilancio 2017 – recentemente illustrata ma non ancora discussa e votata – non c’è traccia di alcuno stralcio del progetto.

Ora, la sospensione delle trattative con la proprietà salesiana scongela il mezzo milione di euro preventivato lo scorso anno, prima parte di un investimento che su base triennale avre bbe visto spesi 2,5 milioni di euro per il progetto complessivo.

Lo stand-by dell’operazione sarà verosimilmente ben accolta da chi, nel corso dei mesi passati, si è palesemente opposto alla demolizione della struttura, tra cui quel Movimento 5 Stelle che ne proponeva il recupero, mettendo in dubbio la tesi dell’Amministrazione che sosteneva l’inagibilità del palazzetto (e sconveniente e onerosa una sua ristrutturazione).

I ‘5 Stelle’ avevano promesso battaglia, avviando una raccolta firme per ottenere un referendum consultivo, messo poi in attesa per la mancata regolamentazione comunale in merito all’iter da seguire. Esprimendosi di recente sulla questione, il gruppo ha caldeggiato ancora l’ipotesi del recupero della struttura.

“Ci auguriamo che non rimanga tutto fermo per molti anni, per poi arrivare a giustificare la demolizione quando il degrado avrà ‘mangiato’ tutto”, ha detto nei giorni scorsi il capogruppo Claudio Dolcetti, ricordando inoltre come comunque siano “stati spesi 20 mila euro per progettare un intervento di pubblica utilità che – dagli atti – pare fosse solo un pretesto per acquistare l’area esterna e farne parcheggi o piazzali per manifestazioni all’aperto”.

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