Codigoro
30 Luglio 2016
Ufficializzata la posizione: "Ci sono alternative differenti e meno dispendiose"

Cittadella dello sport. Il M5S annuncia il referendum consultivo

di Redazione | 2 min

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20160730_105432Giuseppe Malatesta

Codigoro. “Promuoviamo un referendum consultivo popolare sul progetto della cittadella dello sport, un provvedimento importante e dispendioso su cui riteniamo ci debba essere un dibattito democratico con i cittadini”. Il Movimento 5 Stelle compie un ulteriore passo per contrastare l’abbattimento del palasport esistente, “in risposta ad un atteggiamento a senso unico dell’amministrazione di procedere velocemente alla demolizione e avviare il confronto solo successivamente”.

La posizione dei grillini resta orientata grosso modo sulla ristrutturazione dell’immobile (che il progetto approvato vorrebbe abbattuto nella prossima primavera): “Non siamo tecnici, ma professionisti ed esperti ci hanno illustrato alternative differenti e meno dispendiose – ha detto il portavoce Claudio Dolcetti in conferenza stampa – che permetterebbero ugualmente di utilizzare l’area per attività ludico-sportive”.

Alla proposta di referendum consultivo, che richiede la raccolta di 1000 firme di elettori codigoresi, si giunge come ha spiegato Dolcetti “dopo un primo confronto con il sindaco Zanardi, che non ha chiarito appieno i dubbi e non è servito a predisporre uno spazio di confronto in cui esporre le proposte alternative che ci giungono dai cittadini. Ricordo inoltre che sia il progetto adduce alla necessità di salvaguardare l’area dal rischio speculazione edilizia da parte di imprenditori privati. I promotori hanno fatto in questo senso un nome preciso – rivela -, quello di Ted Tomasi (Tomasi Case), lo stesso che li sosteneva in campagna elettorale”.

“Non accettiamo l’impossibilità di discutere alternative rispetto ad un edificio che detiene un valore storico, affettivo e che, quale opera dell’ingegner Elio Segala, potrebbe avere un certo rilievo nel campo dell’archeologia industriale” ha aggiunto il consigliere Matteo Mingozzi, che ha parlato di un’amministrazione che “è partita raccontando bugie, mascherando un’azione dietro un’altra e ripetendo, dopo l’esperienza di piazza Matteotti, un sistema di decisioni calate dall’alto che vanno ad appesantire il bilancio comunale, con l’ipoteca su somme di cui non disponiamo”.

In attesa di un regolamento comunale sull’iter referendario, al momento non presente, i pentastellati si aprono alla collaborazione con le altre forze politiche di opposizione (con particolare riferimento alla lista civica Obiettivo Comune, concorrente alle urne) e annunciano iniziative e momenti di confronto fra tecnici, amministratori e cittadini per discutere le ragioni del sì e del no, chiarendo che l’invito sarà quello di “votare compatti per il no alla demolizione”.

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