Altro raid vandalico a Pontelagoscuro. Dopo i danni al centro sociale "Il Quadrifoglio" di un paio di settimane fa, nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile, alcuni vandali hanno preso di mira, danneggiandole in maniera seria, decine e decine di automobili, a cui hanno forato e tagliato le gomme
Un po' di rumore, tanto timore. Ha seminato il panico fra le persone presenti in zona un giovane che, per motivi ancora da chiarire, ha esploso un colpo di pistola in centro a Ferrara, in via Garibaldi all'angolo con piazza Sacrati. Si trattava di una pistola scacciacani, come si scoprirà successivamente, che non ha colpito nessuno ma che ha comunque terrorizzato numerosi passanti
Nelle giornate di martedì 23 e venerdì 26 aprile, il personale dell'Upgsp della Questura di Ferrara, insieme alle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna di Bologna, hanno messo in campo servizi straordinari di controllo del territorio nell'area di viale Cavour, piazzale Medaglie d'Oro e San Giorgio, oltre che in zona Gad
Spaventoso incidente nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile lungo l'autostrada A13 dove, dopo lo svincolo per l'uscita Ferrara Sud, in direzione di Bologna, un minivan Opel Vivaro su cui stavano viaggiando otto persone è uscito di strada, prima sbattendo contro il guardrail e poi ribaltandosi.
Avrebbe inviato col suo telefono una decina di messaggi offensivi e minatori a una dottoressa dell'ospedale Sant'Anna di Cona, gettandola in uno stato di ansia e preoccupazione, poiché - secondo lui - colpevole di aver diffuso ad altre persone alcune delicate notizie relative al suo stato di salute
Questa volta è andata male al rapinatore seriale dei panifici, grazie alla reazione di una commessa che non si è fatta intimidire e, di fronte al coltello di pochi centimetri del malvivente, ha reagito brandendo un ben più lungo coltello per tagliare il pane mettendolo in fuga. Non solo, perché Lisa Sacchi, 40enne dipendente della Delizia del Pane di via Montebello, ha inseguito il rapinatore in strada, fuggito in sella a una bici, scagliandogli contro la catena del velocipede che all’uomo, nella concitazione della fuga, era caduta a terra.
“Ero davvero arrabbiata”, racconta Lisa Sacchi dopo aver sventato la rapina, anche perché lo stesso forno di via Montebello era stato preso di mira il 21 dicembre scorso, probabilmente dallo stesso individuo che da qualche tempo sta seminando allarme tra i panifici ferraresi: alto e magro, giovane sotto la trentina e con gli occhi chiari, azzurri, visibili sotto la sciarpa e il cappuccio usato per nascondere il volto. Potrebbe quasi certamente essere lo stesso dei colpi al panificio Orsatti di via Palestro e al forno La Bottega del Pane di via Arianuova. Ma emerge un nuovo particolare grazie al coraggio e alla prontezza di spirito della commessa: “Mentre fuggiva – dice – gli si è scoperta la testa e ho visto che aveva capelli cortissimi, quasi rasati. La catena della bicicletta che gli era caduta, poi, l’ho consegnata alle forze dell’ordine: non si sa mai vi siano impronte utili per il suo riconoscimento”.
La reazione della donna è stata dettata da rabbia, ma anche da presenza d’animo. Tutto è avvenuto attorno alle 17.30, quando il rapinatore seriale ha capito che poteva essere il momento buono per l’assenza di clienti nel negozio. E’ entrato e subito si è portato dietro al bancone dove si trovava Lisa Sacchi, brandendo il suo coltellino. La commessa ha capito subito e, avendo a portata di mano un coltello più grosso non ha esitato a impugnarlo per difendersi, un po’ d’istinto, un po’ perché “siamo tutti in allerta e mi aspettavo che potesse colpire di nuovo”.
Il malvivente ha chiesto ripetutamente di aprire la cassa, ma la donna ha opposto resistenza e i due si sono anche afferrati reciprocamente i polsi delle mani che brandivano i rispettivi coltelli: “Ha detto ‘metti via il coltello che ci facciamo male’ – racconta Lisa Sacchi – poi ha tentato di armeggiare con la cassa per aprire il cassetto del denaro, senza riuscirci, quindi ha deciso di scappare anche per il timore che potesse entrare qualcuno nel frattempo. Devo dire di non aver avuto paura, bensì la sensazione che quel cutterino non l’avrebbe comunque usato. L’adrenalina e la rabbia mi ha fatto reagire così, probabilmente non lo rifarei se dovesse succedere ancora”.
Sull’ennesimo episodio del rapinatore seriale di panifici stanno indagando Polizia di Stato e Carabinieri, nel tentativo di assicurare prima o poi alla giustizia il malvivente che, questa volta, se n’è dovuto scappare con la coda tra le gambe.
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