Richetti: i Repubblicani con Anselmo contro gli estremismi
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo del Pri, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo del Pri, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
Nell'ultima settimana due sono stati gli incontri a Villanova con Fabio Anselmo e Sabrina Pignedoli e, dice Maria Teresa Pistocchi del Movimento 5 Stelle, "un sos corale si leva dalle piccole frazioni rurali del Comune di Ferrara"
“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin
La Conferenza delle donne democratiche di Ferrara, all’indomani di un Primo Maggio che ci ha parlato di lavoro precario, lavoro non sicuro, lavoro povero, ha organizzato un momento di approfondimento sui diritti delle donne
Diversi ferraresi si sono uniti al gruppo della lista civica “Ferrara al Centro – Andrea Maggi con Alan Fabbri Sindaco” alla "Camminata del Benessere" sulle Mura guidati dall'assessore Andrea Maggi con la madrina Susanna Messaggio
Portare a scuola il pasto preparato a casa è un diritto per tutti gli studenti e i loro genitori, indipendentemente che sia dettato da motivazioni economiche o etiche.
Il Movimento 5 Stelle chiarisce la propria posizione in difesa della libertà di ogni famiglia di decidere se aderire al servizio mensa scolastica o occuparsi direttamente del pasto del proprio figlio, allontanandosi dalla questione vegana per concentrarsi sul vero succo della mozione che verrà discussa lunedì 26 settembre in consiglio comunale.
“Lo spunto per questa mozione che richiede appunto che sia consentita la possibilità, per i figli di quelle famiglie che lo desiderassero, di portarsi il pranzo da casa – spiega il M5S – ce lo ha dato una sentenza della Corte d’Appello di Torino del 19 aprile 2016 (non di una settimana fa, come afferma il dottor Vecchi)”.
Una scelta che, come detto, può essere dettata da vari fattori, specificati dal consigliere comunale Sergio Simeone: “Pensiamo sia all’aspetto economico, visto il prezzo del pasto a scuola tante famiglie potrebbero decidere di risparmiare preparando il cibo in autonomia, sia all’aspetto qualitativo, i genitori potranno così seguire le proprie convinzioni alimentari e/o etiche”.
Questo atto, secondo i consiglieri pentastellati, “vuole essere il primo passo per mettere in discussione un sistema che impone ai ragazzi un regime alimentare ‘unico’, certamente basato su tabelle nutrizionali e rigorose norme igieniche, ma che non tiene conto dei cambiamenti nell’industria alimentare, dell’evoluzione scientifica, delle implicazioni ambientali, etiche e culturali legate alla scelta alimentare”.
Le prossime tappe saranno “lo scrupoloso controllo della qualità e del prezzo del pasto proposto, da oltre dieci anni, da Cir. Così come l’attenzione doverosa verso menù vegetariani, vegani, macrobiotici, al momento assenti dall’offerta delle nostre scuole”.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com