Occhiobello
14 Settembre 2013
È la provocazione lanciata ad un dibattito nell’ambito della Festa dei Popoli a Santa Maria

Il nuovo razzismo? Tutta colpa dei giornalisti

di Redazione | 2 min

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festa popolidi Marcello Celeghini

Santa Maria Maddalena. “Immigrazione: adesso basta! La stampa crea pregiudizi?” . Sembra uno dei tanti slogan elettorali o il titolo di un saggio, ma non è niente di tutto questo. È invece il titolo di un incontro molto vivace e stuzzicante che si è svolto presso l’auditorium parrocchiale di S.M Maddalena, nell’ambito delle iniziative della Festa dei Popoli 2013, e che ha coinvolto Stefano Galieni, fondatore e collaboratore del periodico Corriere Immigrazione, e i giovani ragazzi del collettivo Occhio ai media che hanno anche presentato il loro libro ‘Nella mia tendopoli nessuno è straniero’ , libro che racconta le esperienze, gli aneddoti e le sensazioni dei giovani autori nei drammatici momenti del sisma fianco a fianco con cittadini di culture diverse.

Nel corso del dibattito e partito forte e chiaro il j’accuse dei relatori nei confronti dei media, in particolare dei quotidiani, sia nazionali sia, ma soprattutto, locali. Nessuno si salva, tutti colpevoli, secondo i relatori, di “dare notizie in un modo che contribuisce a fomentare un nuovo tipo di razzismo latente nel nostro Paese”. I ragazzi di Occhio ai media portano le prove. Numerosi i titoli più o meno recenti di testate nazionali e locali portati come esempio di questo “comportamento penoso” dei giornalisti italiani. Tra le tante ‘prove’ raccolte, figura anche una video-intervista rilasciata da un direttore di una delle testate locali di maggior diffusione che prova a giustificare il mondo giornalistico italiano affermando che, in caso di reati commessi da stranieri, se viene specificato nell’articolo il fatto che questi  siano stranieri  è solo perché fornisce una informazione in più al lettore.

“Stiamo assistendo ad un imbarbarimento culturale dei mass media. – interviene Stefano Galieni –  I giornali italiani parlando di crimini tirano sempre in ballo la nazionalità di chi commette il crimine, come fosse la notizia della notizia; la notizia che smuove il razzismo latente nell’opinione pubblica. A causa di questa  cattiva informazione nascono ed accrescono gli stereotipi. I giornalisti italiani si dimostrano stupidi e ignoranti poiché non capiscono la gravità di quel che scrivono. Occorre che il mondo del giornalismo si apra ai giovani di origine straniera che, dall’interno, possono finalmente cambiare queste gravi mancanze”.

Tanti anche gli interventi dal pubblico. Il più significativo quello di una ragazza che afferma di abitare da sola nella Zona Stadio di Ferrara e di trovare esagerate le preoccupazioni dei residenti della zona “che si sono organizzati in patetiche ronde per pattugliare il quartiere”, definendo la situazione del Grattacielo “nulla in confronto alla criminalità presente in quartieri di altre città italiane”.

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