Addio a Gloria Savonuzzi, figlia e custode del grande architetto
Gloria Savonuzzi non solo era la figlia del celebre ingegnere e architetto ma anche la custode della sua inestimabile memoria professionale
Gloria Savonuzzi non solo era la figlia del celebre ingegnere e architetto ma anche la custode della sua inestimabile memoria professionale
Nell’orario serale una pattuglia della Stazione di Porotto e una della Stazione di Baura hanno vigilato la zona al fine di prevenire la commissione di furti in abitazione
Li hanno visti sotto i portici della Coop di via Modena. Hanno bloccato l'auto in mezzo al parcheggio e sono scesi di corsa. Erano in tre. Uomini di circa 35 anni. Corrono verso due persone, maschi di circa 25 anni. Uno di questi due capisce subito le intenzioni del gruppo e corre verso il supermercato, rifugiandosi al suo interno
Prosciolta anche l'ex direttrice delle Aziende Sanitarie Ferraresi Monica Calamai, insieme ad altri sei imputati, al termine dell'udienza preliminare su presunti concorsi truccati a Firenze
Avrebbero messo in piedi un giro di droga - in particolare di hashish e cocaina - all'interno del carcere di via Arginone dove, tra il 2020 e il 2022, erano detenuti. Protagonisti della vicenda cinque uomini, tre italiani di 35, 36 e 42 anni, un 32enne albanese e un 42enne moldavo, oggi a processo
Confessa e medita di risarcire i danni causati, se riuscirà. Uno dei due arrestati nell’operazione condotta da Polizia e Carabinieri per la scia di furti effettuati a Ferrara nell’ultimo anno ha parlato rispondendo alle domande del giudice delle indagini preliminari Vartan Giacomelli.
La confessione è arrivata da I.G., 31enne proveniente dalla Moldavia, al quale gli inquirenti addebitano la maggior parte (ben 13) dei 17 colpi contestati, tre dei quali realizzati insieme ad A.V. (al quale è contestato anche un tentativo solitario), 33enne ucraino. L’uomo ha spiegato di aver agito in un momento della vita di particolare difficoltà. Al momento resteranno entrambi in carcere.
Tra i furti commessi in coppia risulta esserci anche quello tentato ai danni dell’ufficio postale di viale Krasnodar, avvenuto il 19 giugno scorso. Qui le telecamere di sorveglianza avevano ripreso due uomini, uno dei quali indossava un cappellino blu che, piccone in pugno, spaccava la vetrata della porta d’ingresso per poi dirigersi verso le casse e andare via però a mani vuote.
L’abbigliamento è stato uno dei fattori fondamentali che ha permesso ai carabinieri di individuare I.G. a seguito peraltro di un controllo effettuato dopo che il 31enne era stato sorpreso dai militari ad acquistare degli stupefacenti in Gad.
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