Lamentarsi è servito, si spera, ai residenti di via Ortigara che da tempo agognavano una risposta delle istituzioni per vedere quel miglioramento delle condizioni di vita che altre zone della Gad hanno visto.
Nel pomeriggio di ieri la polizia municipale ha infatti fatto visita, con tanto di unità cinofila, a uno dei minimarket considerati il fulcro dei problemi per i residenti, che da tempo lamentano la presenza di persone che bivaccano nelle aiuole di nuova costruzione e che trattano l’area – e la quiete di chi ci vive – con totale noncuranza: bevono birra, mangiano per strada, urinano, fumano un po’ di tutto, lasciano i rifiuti nelle aiuole, si fanno anche aggressivi quando il tasso alcolico sale, e allora ecco le urla, le liti, i danneggiamenti.
“Siamo inferociti, non demoralizzati. Non è una questione di politica, è un fattore di quieto vivere e di mantenimento delle promesse”, raccontava poco prima del blitz della municipale uno dei residenti, che preferisce rimanere anonimo, “abbiamo bisogno di una mano, una mia vicina mi ha detto che di casa non esce più”.
Il nodo del problema è, come detto, individuato nella presenza di due minimarket che alimentano – in tutti i sensi – i comportamenti divenuti intollerabili, soprattutto per la loro quotidianità. “Sono stati chiusi quattro volte ma continuano a essere aperti: aprono alle 12 o alle 8 del mattino e qui dalle 14 diventa un inferno: birre, bottiglie, gente che urla, gente che gioca a carte, biciclette rotte, fumo, si ubriacano, si spintonano, stanno sulla porta del condominio, se dici qualcosa ti urlano contro o ti lanciano le pietre delle aiuole, o fanno i versi a una ragazza che abita qui”.
“Il minimarket dovrebbe chiudere alle 19, ma non serve a nulla – prosegue il cittadino -: vendono le casse di birra, si mettono sulle aiuole e se le bevono per tutta la notte. La polizia la chiamiamo e ci dice ‘cosa possiamo fare?’. Qui non si vive più… Prendono i sassi dalle aiuole e la lanciano contro le finestre se uno gli urla di smetterla. Abbiamo i topi nell’autorimessa perché ci sono tutti gli avanzi e la spazzatura che lasciano queste persone. Urinano sulle porte e c’è una puzza che uno non si può avvicinare”.
“Il Gad è migliorato, ma via Ortigara è finita nel dimenticatoio”, conclude amaro il residente che aspetta, anzi, pretende una risposta dalle istituzioni. E forse ha iniziato a vederle, sperando che non sia solo un intervento spot per sopire le lamentele.
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