Economia e Lavoro
11 Giugno 2022
Nella strategia del gruppo anche un “cambio generazionale” con un rapporto quasi uno a due, con 3300 persone in uscita a fronte di 1450 assunzioni

Piano industriale Bper: meno 600 sportelli, utile 2025 a 800 milioni e cedole per 1 miliardo

di Redazione | 2 min

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Meno 600 sportelli entro la fine del 2024, un terzo di quelli aperti alla fine dello scorso anno anche se di questi 140 chiusure sono già state realizzate. Verranno sostituiti (non tutti, sicuramente non quelli “non performanti” perché troppo vicini a un’altra filiale o dove il territorio non permette la crescita della banca) da bancomat evoluti e casse self service. E poi un “cambio generazionale” con un rapporto quasi uno a due, con 3300 persone in uscita a fronte di 1450 assunzioni.

Sono questi i punti salienti del piano industriale 2022-2025 di Bper banca, che punta alla realizzazione di 800 milioni di utile netto alla fine del 2025 cercando di invogliare anche gli investimenti e puntando a distribuire alla fine di questa riorganizzazione la metà degli utili in dividendi, mantenendo nel frattempo “un’elevata solidità patrimoniale”.

Nella strategia di Bper entra quindi un piano di cessioni e azioni industriali per ridurre i “non performing loans” — ovvero i crediti deteriorati — al 3.6% lordo. Altre cessioni riguardano gli “asset non strategici” per la banca che ha acquisito Carife: verrà esternalizzato il servizio interno (che verrà ceduto) di recupero sofferenze, ed è già stato siglato un accordo con Nexi per liberarsi delle attività di merchant acquiring, ovvero il servizio Pos per i commercianti che permette loro di accettare carte bancarie e di credito.

“Il Piano Industriale 2022-2025 approvato dal consiglio di amministrazione – ha commentato l’amministratore delegato Piero Luigi Montani durante la presentazione del piano industriale – delinea una nuova fase di sviluppo del gruppo Bper con obiettivi ambiziosi, ma che sappiamo essere alla nostra portata, facendo leva sui ragguardevoli risultati raggiunti oggi in termini di miglioramento del posizionamento competitivo, redditività e qualità del credito. L’utile netto atteso al 2025 pari a circa 800 milioni di euro, sarà raggiunto grazie al potenziamento delle nostre fabbriche prodotto nei business strategici del gruppo, rafforzando il nostro modello di banca multi-specialista, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la componente commissionale all’interno dei ricavi. L’aumento degli utili sarà accompagnato da un incremento della remunerazione agli azionisti, con un payout ratio al 50% nel 2025 e un monte dividendi pari a circa 1 miliardo di euro che verranno distribuiti nell’arco di Piano, mantenendo al contempo una solida posizione patrimoniale”.

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