Politica
19 Luglio 2021
Il leader della Lega è tornato in città per visitare i parchi Toti e Coletta: "Qui c'è un modello di convivenza". Ma taglie le gambe alla campagna vaccinale

Salvini in Gad: “Vaccini? Sì agli over 60, ma lasciamo vivere i 15enni”

di Redazione | 2 min

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“Vacciniamo gli over 60, ma lasciamo perdere i 15enni e lasciamoli vivere. Io? Farò il prima possibile la prima dose”. Tra decine di selfie senza mascherina, numerosi abbracci e altrettante vigorose strette di mano, la visita ferrarese di Matteo Salvini inizia nel cuore della Gad, epicentro della campagna elettorale che fu della Lega.

“Ferrara è stata simbolo della ripartenza, tra rinascita e cambiamento in Emilia” afferma il leader della Lega in piazzale Castellina davanti al banchetto delle firme per il referendum sulla giustizia, seconda tappa del tour all’ombra dei due grattacieli dopo l’arrivo al parco Enrico Toti in polo dell’Aeronautica Militare e bermuda.

Qui, scortato da un centinaio di militanti e curiosi (numeri della Questura), oltre che dal vicesindaco Nicola Naomo Lodi, dal commissario regionale Lega Andrea Ostellari e dall’assessore Dorota Kusiak, il Capitano si è riappropriato di uno spazio sottratto in precedenza agli spacciatori, aprendone simbolicamente i cancelli, tra gli applausi e i cori dei presenti.

“Questa città è stata conquistata con fatica – sottolinea Salvini -, un traguardo confermato e meritato non solo dai voti dei cittadini ma soprattutto dalla buona amministrazione. Qui una volta c’era un quartiere che era off limits, dov’era meglio non andare, ma in realtà è abitato da tanta gente per bene, italiani e stranieri”.

“E il giardino che è stato restituito ai bambini – aggiunge – è simbolo della concretezza della Lega, oltre che la vera dimostrazione che se si rispettano le regole è possibile integrarsi. Se una persona è per bene, paga le tasse, manda i propri figli a scuola, rispetta le regole e le nostre tradizioni, è un nostro fratello. Il Gad è un modello di convivenza”.

Successivamente, dopo aver attraversato a piedi viale della Costituzione, il senatore si è incamminato verso il parco dedicato alla memoria di Marco Coletta. Luogo in cui ha incontrato i rappresentanti dei comitati Cesare Battisti, Gad Sicura e Comitato 2013 e gli stessi genitori del ragazzo a cui è stato intitolato lo spazio verde.

Solo alla fine è stato raggiunto dal primo cittadino Alan Fabbri, giusto in tempo per due chiacchiere e un paio di fotografie, prima di sedersi a tavola con la compagna Francesca Verdini – con la quale si è scambiato un bacio a favor di fotografi – per la cena a numero chiuso a El Chiringuito, in compagnia dei militanti e dei membri in quota Lega dell’attuale amministrazione comunale.

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