L'”Ex Tabaccaia” nell’oasi di Campotto
di Giada Magnani
Argenta. Il progetto di rilancio della struttura denominata “Ex Tabaccaia”, in origine una casa colonica poi trasformata in un deposito ed essiccatoio del tabacco, è stato iscritto l’altra sera all’ordine del giorno del consiglio comunale.
L’edificio, che rientra nell’ambito dell’oasi di Campotto, si staglia tra terra e acqua, ecomusei, habitat, flora e fauna dell’ambiente circostante. Nel tempo è stato utilizzato anche come centro di inanellamento degli uccelli selvatici e migratori, soprattutto anatidi. Ma come ha spiegato l’assessore Giulia Cillani “ora c’è bisogno di rivedere e potenziare le sue funzioni ittogeniche”. Si tratta insomma del ripopolamento vallivo di pesci autoctoni, attraverso l’allevamento e l’immissione di avanotti.
In sostanza si punta a incrementare la presenza di specie quali ad esempio lucci o carpe, messa a rischio da predatori come il siluro, il tutto attraverso la produzione e introduzione di larve negli invasi. Hanno aderito al piano un gruppo di quattro firmatari, che si sono accollati spese e competenze: Comune di Argenta, Consorzio della Bonifica Renana, Parco del Delta del Po e Regione Emilia-Romagna.
Passa all’unanimità dei voti anche la convenzione con i Comuni della provincia, Camera di Commercio di Ferrara, Polo Universitario Estense per il rinnovo triennale (2021/24) dell’esperienza “Bibliopolis”, che prevede l’interscambio territoriale di libri dei servizi letterari.
I lavori del civico consesso si sono comunque aperti con l’approvazione del rendiconto 2020, che chiude con un avanzo di amministrazione di 5.700.000 euro circa e il non ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Diserta ancora l’aula la Lega, mentre il documento contabile ottiene la maggioranza dei sì, ma il no di Rinnovamento e del Movimento 5 Stelle. In particolare Gabriella Azzalli, nel tirare in ballo gli accantonamenti prudenziali per crediti inesigibili, manifesta il timore che le difficoltà finanziare di Soelia possano poi ricadere sul Comune. Una questione sulla quale però il sindaco Andrea Baldini ha gettato acqua sul fuoco.
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