Si fa ritrarre con un bossolo in mano e lo mostra orgoglioso agli obiettivi dei fotografi. Il comandante Claudio Rimondi è sorridente. Dietro di lui, ancora più sorridente nonostante la mascherina, il vicesindaco Nicola Naomo Lodi, assessore con delega alla sicurezza.
È il giorno tanto atteso dal comandante della Polizia locale Terre Estensi e da tutta la giunta di destra di Ferrara.
È il giorno della consegna delle 156 pistole che formeranno l’armamento della polizia locale di Ferrara, Voghiera e Masi Torello.
Si tratta di pistole di peso inferiore ai 700 grammi, realizzate tutte in tecnopolimeri, tranne il carrello e la canna, con le asole sul caricatore che rendono immediatamente visibile il numero dei colpi presenti rispetto ai 17 che complessivamente possono essere contenuti.
Le armi sono dotate di proiettili ad altissima frammentazione, che – è stato spiegato in conferenza stampa – sarebbero atti ad evitare rischi di rimbalzo e dunque più sicure in un contesto urbano.
Lodi ha ringraziato tutto il corpo e chi ha portato avanti tutti i passaggi amministrativi, per completare “una procedura lunga e complicata che porta la Polizia locale al livello di tutti i corpi“, ha ricordato in riferimento al fatto che “Ferrara era fino ad oggi l’unico capoluogo di provincia della Regione a non avere un corpo di Polizia Locale dotato di armamento”.
“Non vogliamo mai vedere un colpo esploso – ha premesso Naomo -. Questa dotazione è mirata a mettere il nostro Corpo di Polizia locale in linea con le prerogative che gli sono proprie, così come già avviene in tutti i capoluoghi di provincia nazionali. Il corpo di Polizia locale svolge un ruolo fondamentale, di cui tutte le forze dell’ordine chiedono l’ausilio; e il completamento di questo tassello fa sì che i cittadini vedranno gli agenti sempre più vicini”.
E in riferimento alla nuova caserma ancora da costruire ha aggiunto: “Il cantiere partirà non più tardi della fine dell’estate e vista la necessità di adeguare la situazione della caserma ad adeguati parametri di sicurezza e vivibilità, spero si possa ora allontanare ogni polemica e iniziare un discorso di valorizzazione. Il prossimo anno metterò a bilancio una somma a disposizione per il personale, in modo da rafforzare le forze e arrivare a un contingente di agenti potenziato”.
Il comandante della Polizia Locale di Ferrara, Claudio Rimondi, è entrato poi nei dettagli tecnici: “I componenti del corpo in tutti questi anni hanno sempre frequentato il tiro a segno per le esercitazioni e sono quindi già addestrati a maneggiare le armi, mentre per gli aspetti relativi all’uso ad ogni agente verrà fornita una cassetta di sicurezza, dotata di tesserina digitale, al cui interno sarà possibile riporre l’arma nelle sedi di pertinenza del corpo”.
Per quanto riguarda gli aspetti economici gli armadi corazzati, complessivi di installazione e di quattro dispositivi di scarico armi, sono costati 50.547 euro, mentre le 156 pistole semi-automatiche, dotate di caricatore di scorta e fondine da posto occulto, sono costate 89.182 euro. Tutti i costi (139.729 euro complessivi) in fase di rendicontazione verranno ripartiti tra i Comuni di riferimento.
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