Politica
4 Agosto 2020
Nicola Lodi deve quasi 50mila euro all’Agenzia delle Entrate. E ci sono altri creditori

Pignorato lo stipendio del vicesindaco

di Redazione | 2 min

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Almeno dall’inizio dell’anno il Comune di Ferrara versa ogni mese una parte dello stipendio del vicesindaco Nicola Naomo Lodi nelle casse di terzi. Più precisamente, nelle casse dei suoi creditori.

Lodi deve quasi 50mila euro all’Agenzia delle Entrate e in coda ci sono anche dei privati, che sono stati costretti a ricorrere alle vie legali per cercare di farsi restituire le somme dovute da anni. In totale si parla di oltre 70mila euro.

A luglio, su richiesta del tribunale, è lo stesso settore Risorse umane del Comune di Ferrara che deve scrivere al giudice delle esecuzioni.

Il dirigente spiega che Lodi percepisce da mesi solo una parte dei 3.227,46 euro netti che gli sono riconosciuti come indennità di funzione.

Dal 1° febbraio 2020, infatti, in seguito a un atto di pignoramento presso terzi dell’Agenzia delle Entrate, per un ammontare di 49.229,06 euro, l’importo netto mensile che gli spetta si è ridotto a 2.766,26, in quanto un settimo del suo stipendio (pari a 461,20 euro) è assegnato provvisoriamente al creditore.

Ma i debiti non finiscono qui. Lo scorso febbraio è stato notificato al Comune di Ferrara un altro atto di pignoramento. Questa volta l’atto proviene da un avvocato che difese anni fa Naomo in un processo penale a suo carico per fatti avvenuti in provincia di Pordenone nel 2011 (Lodi venne assolto dall’accusa di detenzione e fabbricazione di oggetti e contrassegni in uso a corpi di Polizia).

Il suo ex legale gli chiede 7mila euro, che comprendono parcella e spese di giudizio, cui si aggiungono 1336 euro per compensi di esecuzione e accessori, spese di registro e interessi.

Ma la lista dei creditori che hanno proceduto contro Naomo continua. Ci sono anche 13.544,89 euro (oltre a interessi e 1.000 euro di spese di esecuzione oltre accessori e spese generali) dovuti a una cittadina di Ferrara.

Lodi avrebbe potuto evitare al Comune di Ferrara l’imbarazzo dell’atto di pignoramento (il Municipio ha ricevuto dal tribunale l’intimazione di non disporre delle somme senza ordine del giudice e l’avvertimento che è sottoposto agli obblighi del custode). A febbraio infatti l’ufficiale giudiziario, come previsto dal codice di procedura civile, aveva avvertito il vicesindaco che poteva evitare la procedura depositando un sesto dell’importo dovuto.

Questo non è avvenuto e allora lo scorso luglio il giudice dell’esecuzione ha disposto le frazioni dello stipendio di Naomo che si spartiranno da qui in avanti i suoi creditori fino all’estinzione del debito.

Oltre alla quota che spetta all’Agenzia delle Entrate, l’indennità mensile di lodi verrà pignorata per un ulteriore decimo in favore del suo ex avvocato e un altro decimo in favore della cittadina ferrarese.

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