Vigarano
24 Luglio 2020
Lega e Fratelli d'Italia al lavoro insieme per "staccare la spina all'amministrazione comunale". Pronta anche una mozione di sfiducia: "Ma per passare servirà la firma di cinque dissidenti"

Terremoto politico a Vigarano. Il centrodestra alla maggioranza: “Sfiduciare Paron”

di Redazione | 3 min

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da sinistra: Bergamini (Lega), Balestra e Zanella (Fratelli d’Italia)

di Davide Soattin

Vigarano. Staccare la spina all’attuale amministrazione comunale e sfiduciare il sindaco Barbara Paron. Questo è il piccato appello che rischia di creare un vero e proprio terremoto all’interno delle forze politiche vigaranesi, con maggioranza e opposizione alle prese con una delicata situazione di gestione e governo del paese.

A farsene portavoce, nel corso di una conferenza stampa congiunta con gli altri esponenti del centrodestra locale, è stato il consigliere della Lega comunale, Davide Bergamini: “Il primo cittadino non è più in grado di gestire il territorio e il modo in cui prova a farlo è diventato davvero imbarazzante, al punto che il commissariamento pare essere lo scenario migliore per fare un punto della situazione e poi ripartire da zero con scelte che siano migliori. Quella che stiamo vivendo da diversi anni è una situazione di cattiva gestione, che ora ha portato a una spaccatura netta all’interno sia del Pd che della maggioranza. A memoria, non mi ricordo una situazione peggiore per il nostro Comune. E non sto parlando di politica o di partito, ma di rispetto verso i cittadini”.

Il capogruppo del partito leghista ha quindi annunciato: “Per il sindaco Paron pensiamo sia giunto il momento di farsi da parte in maniera definitiva, dopo aver trascurato e abbandonato a sé stesso il nostro paese. Sinceramente non so con quale coraggio possa la maggioranza del Consiglio continuare ad appoggiare il suo operato. Serve prendere le distanze al più presto, altrimenti davvero tutti saranno ritenuti complici. A questo proposito, vogliamo chiedere agli assessori e agli altri consiglieri di impegnarsi in un atto di responsabilità che sia concreto e deciso e che possa lanciare un segnale importante”.

In questo senso, se il summit a porte chiuse tra il segretario provinciale del Pd Nicola Minarelli, il segretario locale del partito di sinistra Simone Malaguti, il segretario socialista Davide Stabellini, l’assessore Elena Zoboli e ovviamente il sindaco Paron, che si terrà questo pomeriggio, non dovesse sortire nessuna presa di posizione forte e decisa per “mettere fine a questa amministrazione travagliata”, le strade che la minoranza percorrerà per mettere alle strette il primo cittadino saranno principalmente tre.

Oltre alla possibilità di non votare il rendiconto o di portare la questione all’ordine del giorno nella prossima seduta del Consiglio Comunale infatti, insieme al compagno di partito Luigi Balestra, il rappresentate vigaranese di Fratelli d’Italia Mauro Zanella ha illustrato la mozione di sfiducia messa a punto dal centrodestra, un “modo di agire istituzionale” che per poter passare ed essere accolto “avrà però bisogno della firma di cinque dissidenti che ci hanno contattato e lamentato il loro disagio già nei giorni scorsi, come gli assessori De Michele e Zoboli, i consiglieri Prado e Chiodi e la capogruppo Orsini”.

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