Un contributo a fondo perduto per le attività commerciali che sono state inattive durante le settimane di lockdown. È quanto annuncia il Comune di Ferrara, “un bonus di liquidità – specifica il sindaco Alan Fabbri – che verrà erogato direttamente alle attività e potrà essere speso per qualsiasi esigenza”.
La cifra stanziata è complessivamente di 1,5 milioni di euro. Per quanto riguarda i requisiti e la modalità di erogazione ancora non si sa nulla. Le formule, afferma l’amministrazione, sono “allo studio degli uffici”.
Il Bonus Ferrara Rinasce dovrebbe essere spendibile in qualsiasi settore, con l’obiettivo di “immettere liquidità nelle casse di chi deve ripartire o si prepara a farlo dopo tante settimane di fermo assoluto, con le entrate azzerate e le spese che nel frattempo si sono accumulate – spiega il sindaco -. Penso a bar, pub, ristoranti ma anche ad estetisti, parrucchieri, negozi di abbigliamento e tanti altri che, ancora, non possono ricominciare a lavorare e vedono davanti a sé una ripartenza difficile da un punto di vista economico”.
Per il sindaco “si tratta di un contributo che ognuno potrà utilizzare come meglio ritiene, per saldare le utenze, per coprire una parte di affitto o per acquistare beni necessari per ricominciare”.
Il sindaco assicura “che si tratterà di un aiuto uguale per tutti, che verrà erogato senza difficili passaggi burocratici, ma in modo semplice e veloce, con due sole unità di misura: quella per le realtà che sono state completamente inattive e quella per le attività che hanno comunque lavorato anche se con formule diverse e a regime ridotto”.
Il Bonus Ferrara Rinasce “si somma all’importante impegno economico sostenuto dal Comune di Ferrara per le iniziative attuate finora per andare incontro alle attività del territorio e per aiutare i cittadini in un momento di grande difficoltà – aggiunge l’assessore al Bilancio Matteo Fornasini-. Fino ad oggi la cifra complessiva che abbiamo impiegato tra costi sostenuti direttamente dall’amministrazione comunale con sostegni economici diretti e indiretti e calcoli sulla mancata riscossione di oneri, ammonta a quasi 8 milioni di euro e va considerata, nel suo complesso, un investimento a supporto delle aziende, delle famiglie e delle attività ferraresi colpite dal lockdown”.
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