Mesola
5 Ottobre 2019
La 21enne fu uccisa a Mesola dal padre M'Hamed, morto poi suicida. Un dolore incancellabile per Zakia: "Aveva una vita davanti, non sono mai più entrata in quella casa"

Quattro anni fa l’omicidio di Ishrak, il ricordo della madre: “Senza di lei non è vita”

di Redazione | 2 min

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Mesola. “La mia vita è vuota da quando non c’è più la mia bambina”. Sono trascorsi quattro anni dal 4 ottobre 2015, l’ultimo giorno in vita per la giovane Ishrak Amine, la 21enne uccisa con un colpo di pistola da suo padre M’Hamed nella casa di famiglia, a Mesola, in cui l’uomo si tolse la vita un attimo dopo.

Un gesto folle che ha cambiato per sempre l’esistenza di Zakia, madre e moglie distrutta dal dolore che a distanza di anni fatica a ritrovare la serenità. Quel giorno, la tragica notizia la raggiunse in Marocco, dove presto anche M’Hamed avrebbe dovuto recarsi per formalizzare le pratiche di separazione tra i due.

Oggi Zakia continua a vivere a Mesola, un luogo pieno di ricordi che non intende abbandonare. “Qui tutto mi riporta alla mente la mia Ishrak, anche se lei è lontana da me: riposa in Marocco, in un cimitero musulmano, e non è facile quindi farle visita”.

Lontana da parenti e amici, in questi anni Zakia ha potuto fortunatamente contare sulla vicinanza di concittadini e conoscenti, che ancora oggi le danno sostegno e vicinanza e, insieme a lei, ricordano Ishrak con un fiore o una candela fuori dalla casa in cui si è consumata la tragedia, in via Alfonso d’Este. “Non sono mai più entrata lì – racconta -, sarebbe troppo doloroso. Da quel giorno il tempo si è fermato per me come per la mia bambina. Lei aveva una vita davanti, ma purtroppo è andata così”.

Oggi non resta che il ricordo, quello di una giovane studentessa con tanti sogni nel cassetto e un sorriso che Zakia non dimenticherà mai.

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