Mesola
6 Ottobre 2015
A dare l'allarme un parente delle vittime. Sul posto i carabinieri di Ferrara e Comacchio

Padre e figlia trovati morti, ipotesi omicidio-suicidio

di Redazione | 3 min

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Mesola. Tragedia familiare a Mesola, in via Alfonso d’Este 6, dove sono stati ritrovati i corpi senza vita di un padre di 50 anni e della figlia di 21 anni. Secondo le prime ipotesi si tratterebbe di un omicidio-suicidio. La morte di entrambi sarebbe infatti avvenuta con un’arma da fuoco.

A scoprire la tragedia, attorno alle 10.30, è stato un parente delle vittime (la madre si trova all’estero) che ha dato l’allarme. Sul posto, nell’abitazione di proprietà in via Alfonso II d’Este, si sono portati i carabinieri di Comacchio e di Ferrara, che stanno effettuando i rilievi.

L’omicidio e il successivo suicidio, secondo i primi accertamenti sono avvenuti nella mattinata di domenica, con arma da fuoco. I vicini non hanno udito spari o rumori particolarmente sospetti. Padre e figlia erano stati visti per l’ultima volta domenica mattina.

Le vittime sono di origine marocchina, la figlia 21 enne è nata in Italia. La famiglia, composta da madre padre e figlia, viveva a Mesola da vent’anni, perfettamente integrata. Il padre, M’Hamed Amine, lavorava come padroncino, trasportava con mezzo proprio pesce e alimentari per un’azienda della zona, mentre la madre lavorava come donna delle pulizie. La figlia ventenne, Hishrak Amine, era una studentessa fuorisede, tornava a casa nei weekend e aveva passato l’intera estate a Mesola con i genitori, con cui andava molto d’accordo.

Il padre M'Hamed Amine e la figlia Ishrak Amine

Il padre M’Hamed Amine e la figlia Ishrak Amine

I vicini riferiscono di una famiglia riservata ma molto cordiale, perfettamente integrata nel paese e in ottimi rapporti con tutti i vicini. Ultimamente si rincorrevano voci su alcuni contrasti tra moglie e marito, tanto che la donna era partita in questi giorni per il Marocco per raggiungere i suoi parenti, lasciando a casa marito e figlia. Qualche settimana fa avevano affisso un cartello ‘Vendesi’ fuori dalla villetta, cosa che aveva fatto pensare a qualche novità nella loro vita, ma poi era stato rimosso dopo qualche giorno. “Apparentemente – riferisce un vicino – i rapporti erano buoni, una famiglia invidiabile, dispensavano sorrisi a tutti. I genitori erano molto orgogliosi della giovane figlia, la sostenevano economicamente nei suoi studi e nella sua vita fuori casa. Una ragazza bellissima e per bene”.

A scoprire i corpi senza vita sono stati i vigili del fuoco, allertati da un parente delle vittime che non aveva ricevuto risposta dall’uomo nemmeno dopo essersi recato presso la sua abitazione. Interpellati prima i vicini, che non avevano notizie, l’uomo ha avvertito le forze dell’ordine.

20151005_124148La madre è ancora in Marocco, sul posto carabinieri della compagnia di comacchio e il reparto di investigazioni scientifiche. Gli inquirenti, in attesa del magistrato competente, non hanno rilasciato dichiarazioni sull’identità delle vittime.

I parenti e le persone vicine alle vittime, di origine sia marocchina che italiana, non hanno rilasciato dichiarazioni, chiedendo riserbo sulla vicenda.

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