Il meteo è probabilmente l’imputato principale per la leggera flessione, registrata in Riviera, nel periodo gennaio-luglio, per quanto riguarda il mercato turistico nazionale, insieme alla ripresa di alcuni mercati – come quello turco e greco – che grazie a politiche di prezzo eccessivamente aggressive possono risultare più appetibili. Va subito detto, però, che l’asticella del confronto è molto alta, perché negli ultimi quattro anni si era registrato un boom turistico vero e proprio, fra arrivi e presenze, che ha alzato di molto il parametro del confronto.
Comunque sia, in base ai dati elaborati dall’Osservatorio turistico di Regione e Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Trademark Italia, nei primi sette mesi dell’anno sono calati rispetto al 2018 gli arrivi dello 0,4% e le presenze dello 0,6% dei turisti italiani, mentre gli stranieri sono aumentati del 4,0% negli arrivi e dell’1,4% nelle presenze. In totale gli arrivi in Riviera si sono attestati a 4.165.000 (+0,5% sul 2018) e le presenze a 21.428.000 (-0,1%).
Hanno pesato indubbiamente, come si diceva, le condizioni meteo che hanno tenuto le persone lontane dal mare nei week end di maggio, vuoi per la pioggia che per il freddo, facendo registrare il dato peggiore di tutto l’intervallo (-6,2% gli arrivi e -12,3% le presenze).
È andata meglio a giugno con una piccola ripresa dello 0,7% negli arrivi e del 2% nelle presenze che non ha trovato però conferma a luglio (-3,9% gli arrivi, -2,8% le presenze): anche qui complice l’andamento meteo altalenante con previsioni spesso troppo anticipate, in particolare per i week-end di luglio, corrette spesso sotto data e che hanno però compromesso il movimento – e il giro d’affari – in numerosi fine settimana.
In totale, se consideriamo il periodo maggio-luglio, in base ai dati ancora provvisori, si è registrato un calo del -2,5% negli arrivi e del -2,1% nelle presenze, maggiore per il turismo nazionale (arrivi -3,4%, presenze -2,7%), molto più contenuto per quello estero (arrivi +0,7%, presenze -0,4%).
Il dato riflette quello del traffico registrato ai caselli della rete autostradale, con una crescita complessiva del +1,5% rispetto al 2018 per il periodo gennaio-luglio e una flessione negli ultimi tre mesi (maggio -2,7, giugno -0,2% e luglio -1,6%), con in controtendenza 4 caselli sui 10 monitorati: Forlì (+0,4%), Cesena (+0,4%), Valle del Rubicone (+1,6%) e Riccione (+1,7%).
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